17 dicembre 2021

BLOGTOUR: "STREGHE D'ITALIA" / PRESENTAZIONE RACCONTO "L' Arco delle Streghe" - di Monica Serra

 



Ciao Anime Belle oggi ospitiamo una delle tappe del BlogTour dedicato a "STREGHE D'TALIA" edito NPS Edizioni



“Streghe d’Italia”

 Nome racconto: L’Arco delle Streghe

Nome autore: - Monica Serra -


Due parole per presentarti. E soprattutto quanta magia c’è in te?

Sono una “narratrice di mondi” e racconto le storie che ascolto nella magia delle cose. Che è infinita, perché è in ogni angolo, dentro e fuori di me. Il fatto di avere dei gatti, poi, credo che amplifichi la dimensione magica in cui mi muovo.


Quali streghe compariranno nel tuo racconto? A quali leggende/storie di folclore ti sei rifatto/a?

Essendo un’amante dei gatti (il racconto è dedicato al mio splendido gatto nero Silvestro, che ha attraversato il Ponte dell’Arcobaleno un anno fa), non potevo che approfondire la leggenda pugliese delle “gatte masciàre”. Una delle ipotesi più accreditate sull’origine di questo nome lo vorrebbe derivato da Megera, una delle tre Erinni (le personificazioni femminili della vendetta messa in atto soprattutto nei confronti di chi colpisce la propria famiglia e i parenti) o dal verbo greco Μεγαιρα, “invidiare”. Secondo la leggenda, le masciàre lanciavano il malocchio, spiavano nelle case degli uomini, si arrampicavano sui tetti, facevano ammalare i bambini e si trasformavano in terribili gatti neri attraverso l’uso di un unguento magico.


Dove è ambientato il racconto? Perché questa scelta?

Il racconto è ambientato nel paese di Petrasecca, che è totalmente frutto di fantasia, ma potrebbe essere uno qualsiasi dei bianchi borghi disseminati nella splendida macchia mediterranea che ricopre la Puglia. Non mancherà una capatina a Bari, nella Città Vecchia, dove si diceva che fosse possibile incontrare le gatte masciàre sotto un determinato arco del borgo antico, nei pressi del Castello Svevo, chiamato appunto l’Arco delle Streghe.


Un piccolo estratto dal racconto.

Il borgo era uno di quelli che ti rubano il cuore al primo sguardo: un pugno di case imbiancate a calce disposte attorno a una masseria; in lontananza, oltre la campagna ombreggiata d’ulivi, il mare di un blu quasi irreale, il profumo di salsedine portato dal vento, l’odore di ginepro. Suo marito non aveva dubbi che ci sarebbe stata la fila per procurarsi un alloggio a Petrasecca, dopo aver riqualificato il paese.

Così anche lei aveva ceduto al fascino dei profumi e dei colori della Puglia. A differenza della prima volta, però, il giorno in cui si trasferirono ebbe l'impressione che in quel posto ci fosse qualcosa di sbagliato, qualcosa che le era sfuggito durante la visita precedente.

Pareva di essere sul set di un vecchio film western. Il villaggio spettrale, un soffio di vento che smuove la polvere nel silenzio assoluto. Il paese sembrava abbandonato, una macchia di pietre bianche incastrate fra il verde dei clivi e il lucido blu del mare. Dal podere che fungeva da epicentro del borgo erano emerse alcune figure spettrali, avvolte in scialli neri che svolazzavano alla brezza salmastra. Erano tutte donne, antiche come le case del villaggio, evidentemente ostili.”


Indicare una canzone, da ascoltare come colonna sonora al racconto.

Sicuramente, un brano che ho incontrato durante le mie ricerche sulla leggenda che ho scelto di affrontare: “La Gatta Masciàra”, del gruppo pugliese Radicanto. Si tratta di una sorta di rielaborazione di musica e racconto popolare, un vero e proprio viaggio nelle tradizioni folcloristiche arrangiato con sonorità contemporanee che rendono molto suggestivo l’ascolto.




Biografia e contatti:

Lavoro nell’area Project Management & Strategic Consulting di un Istituto Bancario, ho due figli umani e tre pelosi, un marito e una magnifica magnolia giapponese. Sono socia della World SF Italia, vicepresidente dell’associazione Sorriso in viaggio ETS, progetto sociale, oltre che socio fondatore di Liberalia APS, che opera in ambito culturale, ma… In realtà, sono una Narratrice di mondi, scrivo fantasy e fantascienza, soprattutto racconti. Quello intitolato "Mi prenderò ogni cosa" (Futuro Criminale, La Ponga, 2019) è nella raccolta "Mondi Paralleli - Il meglio della fantascienza italiana indipendente 2019" (Delos Digital, 2020) che ha vinto il Premio Italia 2021 per la sezione Antologie. Ho partecipato a varie iniziative letterarie a scopo benefico e con l'antologia "Lei. Storie di donne da tutti i mondi possibili" (Altrimedia, 2018) sostengo la Susan G. Komen Italia (prevenzione dei tumori al seno). Il mio ultimo romanzo, "La canzone del drago" (2020), è edito dai tipi di DZ Edizioni.



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