21 ottobre 2022

RECENSIONE - "Twice - Doppio Gioco" - di Carmen Weiz






 Twice: doppio gioco

Genere: Thriller Romance

POV: alternato

460 pagine


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Si dice che le apparenze ingannino…


Lo sa bene Sven che, dopo aver vissuto di stenti come un senzatetto quando era solo

un ragazzino, ha avuto la fortuna di essere adottato dalla famiglia Engel.

Sven, ormai adulto, lavora come agente presso l’unità di élite Skorpion, una delle più importanti

forze della polizia di Zurigo.

Grazie al suo passato, il suo comandante lo coinvolge in un’indagine come agente infiltrato

per smascherare un'organizzazione criminale che traffica stupefacenti all'Università di Zurigo.

Il principale sospettato è William Thompson, il figlio di uno dei più importanti avvocati della

Svizzera, e Sven, insieme al collega, l’agente Andre Lehmann, sarà incaricato di fare luce su

questo intricato caso. 

Sven sa quali siano i pericoli, è consapevole di cosa significhi essere considerato un emarginato,

però non sa cosa accadrà quando, nel corso dell’indagine, si sentirà sempre più attratto da Teresa,

la fidanzata del principale sospettato, l’unica ragazza su cui non avrebbe mai dovuto posare gli

occhi. Il desiderio di Sven nei suoi confronti cresce sempre di più, in un turbinio di passione

proibita che non ha mai sperimentato e non osa nominare. 


“Se qualcuno è destinato a te,

Non sarà mai di nessun altro…”


Tra luci e ombre, verità e bugie, Carmen Weiz torna con il terzo libro della serie Swiss Angels

raccontandoci la storia di due ragazzi costretti a diventare adulti troppo in fretta e di un amore

impossibile che sembra andare oltre le barriere imposte dalla società.

Un Contemporary Romance con un forte tocco di suspense, una storia mozzafiato di lacrime,

coraggio e dell’abbandono a un sentimento che può essere tanto meraviglioso quanto crudele:

l’amore.


Sven:

“Lo sapevo meglio di chiunque altro. Niente sarebbe dovuto venire prima del lavoro.

Soprattutto la donna del nemico.

Quella storia sarebbe potuta finire in un solo modo: male… molto male.’’







Eccomi qui a parlarvi dell'ultimo capolavoro di Carmen Weiz, si capolavoro perché quando le letture ti entrano nella mente e anche nel cuore sono capolavori, toccano tutti quei nervi scoperti che stimolano le emozioni per donare un arcobaleno di sensazioni.
Carmen ci parla di un altro figlio speciale degli Engel, Sven che dopo un'infanzia dolorosa a causa di un padre violento, preferisce scappare e vivere in strada compiendo piccoli furti ma poi ha la grande fortuna di essere adottato da Robert e Marion...che crescono ragazzi sbandati che la società neanche vede per farli diventare speciali, insegnando loro l'amore, la fiducia e soprattutto la forza di rialzarsi e farcela da soli.
Sven che abbiamo incontrato nello scorso libro "Anonyma" al fianco di Sophie, è un poliziotto ed è chiamato a partecipare alla sua prima missione da infiltrato...Prima di partire va dalla sua famiglia per salutare tutti e la sua piccola sorellina folletta Fee, in una crisi gli dice "Sven, ho paura che troverai ciò che stai cercando"...la frase rimane impressa nella sua mente e se ne ricorderà poi in futuro.
Insieme al suo collega Andre e il camaleonte Sophie, che farà la parte della sua ragazza, ma per un'altra indagine, si mettono alle costole di Williams l'inglese, per scoprire i suoi presunti commerci da spacciatore e sospettato anche di aver portato al suicidio alcune ragazze del campus dell'università di Zurigo.
Ma nella sua indagine si imbatte in Teresa, ragazza e convivente di Williams che diventerà il suo punto debole, una distrazione che susciterà in lui sensazioni mai provate, una distrazione che potrebbe compromettere tutto.
Tess con il suo animo buono, è stata attratta dal sorriso e la bellezza di Will, ma non sa della sua anima dannata e tormentata e di come riesce ad ottenere tutto con l'inganno, per puro piacere personale: avere il potere. Quello che solo i soldi possono dare.
Pian piano si accorge che qualcosa non va ma non può mollarlo, non adesso per la sua famiglia per il suo bene, deve attendere solo la fine della scuola, anche se sarà dura e molte volte il suo cuore vacillerà.
Un continuo tormento da parte di Sven e di Tess, evidenziato dai pov alternati, che ci trasmettono i loro pensieri ed emozioni, grazie ai quali Carmen riesce a far entrare il lettore nella storia, fargli sentire come propri i vari sentimenti, specialmente quelli di Tess che vive nell'inganno pur non sapendolo, ma che pian piano si veglia dal torpore.
Una storia travagliata non facile da digerire specialmente a pochi capitoli dalla fine quando tutto si fa più movimentato più precipitoso con colpi di scena e tensione che Carmen ormai riesce a gestire come un bravo direttore d'orchestra.
Ho amato tutto dall'inizio alla fine, certo meno la parte dei cattivi e specialmente Will, con i suoi scatti d'ira nei momenti offuscati da droghe e alcool, ma tutti i personaggi hanno un ruolo fondamentale nella storia, ogni capitolo è studiato a puntino per regalare dei sussulti al cuore, a volte malinconici a volte felici ma io che seguo l'autrice da tempo posso dire che ogni volta ci regala una storia diversa e piena di significato, anche qui con gli origami che lascia Sven, un dialogo silenzioso per far arrivare i suoi pensieri alla persona giusta.
Ho trovato molti messaggi positivi leggendo: non mollare, rialzarsi, vedere sempre il positivo anche nei momenti bui. E' questo che mi ha lasciato il libro, oltre che un sorriso, sperando di leggere di nuovo della famiglia Engel, dove i ragazzi possono trovare il loro porto sicuro tra le parole consolatrici di Marion, che non è solo una bravissima terapeuta ma la mamma che tutti vorrebbero avere accanto.

1 commento:

  1. Grazie di cuore Flavia per un'altra splendida recensione.
    È sempre un onore collaborare con te.

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