Titolo: A un passo dal cuore
Autore: Monica Menin
Genere: Contemporary romance
Editore:
Collana:
Autoconclusivo: Si
Dopo
aver lottato tanto, Tayseer e Crystal sono riusciti a trovare il giusto
equilibrio. Vivono insieme, e con loro la figlia di lui, Yasirah. Stanno per
intraprendere un nuovo percorso che rimetterà di nuovo tutto in discussione: il
ritorno dell’ex di Crystal, quello della madre di Yasi e una gravidanza
inaspettata. In tutto questo, le insicurezze di Tayseer torneranno a galla e
Crystal riprenderà a lottare per chi ama di più.
In omnia paratus (Pronta a tutto)
Con questa
citazione si apre il Review Party che vede come protagonista l’autrice Monica
Menin. “A un passo dal cuore” chiude quel cerchio sulla storia di Crystal e Tayseer
che tanto ci aveva appassionato. Sono passati due anni da quando i due
protagonisti hanno iniziato una nuova vita insieme. Hanno realizzato il loro
sogni vivendo una favola come una vera famiglia. Faccio una piccola premessa,
sono sempre restia a leggere il sequel di un romanzo, forse per paura che in
qualche modo possa deludermi o rovinare quello che per me è stato un gran bel
libro. Devo dire che l’autrice ha saputo stupirmi, coinvolgendomi dalla prima
pagina. Crys e Tay mi hanno accompagnato nella loro vita quotidiana, fatta si
di amore ma anche di quei problemi e quelle paure che tante volte diventano
inesistenti nei romanzi, perché si vuole rendere tutto perfetto, in realtà è
nell’imperfezione che vive una coppia che nasce il grande amore. Ho ritrovato
due personaggi che sono cresciuti, insieme alle responsabilità che si sono
trovati ad affrontare. Ho ritrovato una Crystal più forte di prima disposta a
tutto, a lottare per quell’amore che l’ombra del passato tenta di schiacciare.
Se dovessi definire entrambi direi che sono umani. Fra le pagine del libro, ho
potuto godere di ciò che prova una donna ferita da quello che considera il grande
amore della sua vita, che cade ma si rialza puntando gli occhi verso il suo
uomo che appare fragile quando il passato torna a bussare alla sua porta. La
forza di Crystal mi ha emozionato, la sua determinazione a non lasciare andare
il suo uomo avvolto dalle ombre che minacciano di farlo sparire. Tay, così
dolce e fragile. Lui che ha aperto il suo cuore, si ritrova con quegli ingombri
di comparti che rischiano di rilegarlo nuovamente nel silenzio. E poi c’è lui l’amico
di sempre Greg, una spalla su cui contare anche nei momenti più tragici. Di
proposito non accenno molto alla trama, volontariamente lascio tutto avvolto
nella nebbia, perché la Menin è una di quelle autrici che ti sfiora il cuore
per la realtà che porta fra le pagine dei suoi libri. Perché, signore, una
storia d’amore non è mai solo rose ma anche spine, l’importante è limitare i
danni, apponendo una medicazione a quel sangue che lambisce la pelle dopo che
una spina l’ha ferita. E di ferite da curare a Tay ne ha tante Crys eppure lei
è sempre li. Una guerriera che lotta per questo amore che si è allargato, ma
lei è lì , presente, attenta a ogni silenzio a ogni sguardo che sfugge a ogni
lacrima che rimane impigliata nelle ciglia. Una lettura
veloce, piacevole che mi ha tenuta incollata per un’intera giornata fino all’epilogo
che non starò qui a dire, perché le montagne vengono scalate sempre dalla base
alla cima e non viceversa. Un PoV prevalentemente dal punto di vista di Crystal,
ma quando gli occhi hanno letto ciò che il cuore di Tayseer ha voluto
comunicare sono rimasta senza fiato, perché certe emozioni le descrivi bene
solo se le vivi. Bello, più del precedente romanzo, che mi ha permesso di vivere
questi due splendidi protagonisti cosi umani nella loro semplicità. Niente
paroloni solo un sentimento puro, coinvolgente che ti fa sospirare e amare Tay e
Crys ancora di più, soprattutto Crys esempio di donna che lotta per ciò che ama,
vi lascio con una delle tante frasi che l’autrice ha sapientemente inserito a
ogni inizio capitolo e le cinque piume diventano un obbligo a un romanzo che è
stata la degna conclusione del precedente .
“La
vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la
pioggia. Gandhi”
A
presto
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