Giulia Corsi, giovane mamma single, riesce finalmente a concedersi una lunga vacanza in Sardegna con la figlia Alice. Mentre dà una sistemata alla magnifica villa sulla penisola del Sinis che ha affittato, inutilizzata da anni, scopre un quadro che la affascina e che battezza “La processione”. Il giorno dopo, sulla spiaggia davanti alla villa, viene trovato il cadavere di una donna e lo stesso giorno, nei pressi degli scavi archeologici di Tharros, Alice, che sta giocando alla piccola esploratrice con un’amichetta conosciuta sul posto, rinviene uno scheletro che ancora indossa la divisa tedesca della II Guerra mondiale. La scoperta che anche la donna assassinata era tedesca risveglia l’istinto inquisitivo di Giulia, usa a immischiarsi, come dicono le amiche che nel frattempo l’hanno raggiunta, in cose che non la riguardano, e a mettersi in pericolo. E infatti Giulia, che ha cominciato a indagare con il riluttante permesso del commissario Silvia Sorgiu, si metterà in pericolo più volte, scoprendo un segreto dietro l’altro fino alla rivelazione finale, della quale il quadro che tanto ama è la chiave.
Giulia Corsi non crede nelle coincidenze.
Il ritrovamento di due cadaveri, l’uno appartenente ad una donna e l’altro ad un soldato tedesco, le fan suonare in testa quei campanelli d’allarme tanto temuti da chi le sta attorno.
Perché Giulia, tecnico informatico con il sogno di diventare detective privato, non appena sente odore di mistero, si butta a capofitto in un’indagine personale, incurante della propria e dell’altrui incolumità, in barba anche all’osservanza della Legge.
Ecco che la vacanza in Sardegna si trasforma in un’avventura rocambolesca e la bellissima villa sul mare affittata da Giulia si rivela essere uno scrigno prezioso che conserva la memoria di una storia d’amore, tanto infelice quanto intensa e destinata a vivere oltre lo spazio e il tempo.
La soluzione è sempre stata lì, evidente davanti agli occhi, raffigurata e fissata ad arte da un pittore che ha magnificato nelle sue opere la forza e le conseguenze nefaste di quell’amore sofferto.
Non so cosa sia più bello in questo romanzo.
Se la trama, ricca, travolgente ed intrigante, scorrevole e impostata con logica, un puzzle nel quale ogni tassello va sistematicamente al suo posto.
Oppure se il punto di forza sono i personaggi, tutti ben rappresentati e delineati, a partire da Giulia, davvero spettacolare, simpatica, perfetto mix fra cuore e cervello.
Sicuramente anche l’ambientazione aggiunge fascino alla trama: la storia, l’arte e i paesaggi della Sardegna, la capacità di questa terra magica di unire passato e presente, a testimonianza che senza l’uno non può esistere l’altro.
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