10 gennaio 2025

RECENSIONE - L'apparizione di Baozhai. Gli incubi di Howard Lovecraft (Vol. 1) - di Lothar T. Payne





Providence, 1906. Howard ha solo 16 anni ma è in potenza già il Solitario di Providence che tutti conosciamo, scrive poesie e raccontini sui quaderni e autopubblica bollettini scientifici; è un ragazzo attivo, ha interessi come la chimica, l’astronomia e legge i romanzi di Poe e Wells, ama alternare escursioni a piedi o in bicicletta nei paraggi della sua città. Presto capisce che la sua vita è incasinata e la sua mente anche di più. Da qualche tempo, infatti, è tormentato da strani sogni e terribili mal di testa. Per gli altri è un tipo strambo, uno che salta la scuola e fa visita a un alienista, ma a lui questo non interessa. Vede cose che gli altri non vedono, come pianeti sconosciuti, luoghi tenebrosi e creature terrificanti. E poi c'è lei, Baozhai Carter, mezza cinese e mezza inglese, occhi a mandorla e aria sbarazzina, linguacciuta e con un coraggio da vendere. Ma purtroppo è solo un’apparizione onirica, o almeno una parte di essa, ed è così intrigante da sembrare reale… Nei suoi sogni, infatti, Howard la incontra e vive le sue avventure, la aiuta a risolvere alcuni misteri e a tirarsi fuori dai guai. Finché un giorno, Baozhai bussa alla sua porta…

Oggi vi parlo di "L'apparizione di Baozhai" di Lothar T. Payne, un'avventura che intreccia la vita di un giovane H.P. Lovecraft con un mondo onirico dai contorni oscuri. Il romanzo è il primo volume de "Gli incubi di Howard Lovecraft", un'opera affascinante che esplora i temi ricorrenti dell'orrore cosmico e del sogno, ma con una prospettiva fresca e originale.

Seguendo le vicende di un giovane Howard Lovecraft alle prese con sogni lucidi sempre più intensi e disturbanti, Payne ci offre uno spaccato intimo e inedito del futuro maestro dell'horror. L'autore riesce a catturare l'essenza del mito lovecraftiano, infondendo nelle pagine un'atmosfera di mistero e di inquietudine, ma senza disturbare la lettura. Gioca abilmente con i confini tra sogno e realtà, creando un labirinto narrativo che ci disorienta e ci affascina allo stesso tempo.

L'incontro con Baozhai, un'enigmatica figura femminile, rappresenta un punto di svolta nella vita di Lovecraft. Il loro rapporto, complesso e ambiguo, diventa il motore della trama, spingendo il giovane scrittore a confrontarsi con i propri demoni interiori e a scoprire una verità sconvolgente sul proprio destino.

 La scrittura di Payne è fluida e coinvolgente, riuscendo a mantenere alta la tensione narrativa fino all'ultima pagina.

Consiglio la lettura ad amanti dell'horror e lettori appassionati di Lovecraft. Molto adatto anche a chi cerca un'avventura originale e inquietante.







 

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