Nella sicura cittadina di Pound Ridge viene inviato il poliziotto Scott Cooper per investigare su un caso di riciclaggio di denaro sporco in cui è coinvolto un collega corrotto e una coppia di anziani da controllare. Nelle mentite spoglie di Scott Anderson, il poliziotto indaga e lo farebbe in modo eccellente se per vicina non avesse Alex Bowers, una giornalista di cronaca nera, caparbia e ficcanaso, forse anche coinvolta nel caso che lui segue, ma anche incredibilmente attraente con “gambe lunghe” che lo “distraggono”.
Interessanti questi due personaggi: lei lo spia e gli dà filo da torcere perché, per deformazione professionale, è un segugio; lui è il classico poliziotto tutto d’un pezzo che indaga ogni cosa ed è molto diffidente. L’attrazione fra i due è evidente e palpabile ma, nonostante le avances di Alex, lui resiste perché “la sua etica del lavoro è più importante di qualunque altra cosa” e vuole prima chiudere il caso assegnatogli che non gli permette di rivelare la sua vera identità alla donna. Sono due personaggi forti, volitivi e, per questo, spesso cozzano e s’infiammano, ma hanno anche delle sofferenze nascoste: lui ha perso il padre, poliziotto, e lei la sorella, dolori che li hanno segnati profondamente e che, nel caso di Alex, non ha trovato ancora soluzione. Il giallo legato a questa vicenda è un altro dei diversi fili conduttori del libro (che possiamo numerare in tre: quello dell’indagine odierna di Scott, quello della storia d’amore fra i due protagonisti e quello del mistero riguardo la morte della sorella di Alex) che si intrecciano e intersecano prima di giungere alla soluzione finale.
La trama è originale e ricca, l’intreccio però mi ha lasciato comunque la sensazione di una trattazione “per blocchi” di argomenti.
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