28 gennaio 2025

RECENSIONE - "Sposami per un anno e un giorno" - di Lorena Marcelli

 




In un solo giorno Mila Mauri perde il lavoro e il compagno, che la tradisce con la sua migliore amica.
 Mila non è mai stata fortunata in amore e ancora non sa che il destino, a volte, gioca scherzi davvero strani. 
Il suo, di destino, si diverte a giocare con un passato vecchio di quindici anni e il ricordo della più bella, ma allo stesso tempo più triste, estate della sua vita.
 All’epoca Mila aveva trascorso le vacanze a Kinsale, in Irlanda, dove tutt’ora vivono sua zia Milly, ora quasi novantenne, e la sua più cara amica, Deidre.
 Entrambe le donne la invitano a tornare lì, tacendole, però, che anche Konnyr, il ragazzo che tanto tempo prima le aveva fatto perdere la testa, è tornato sull’isola. 
Mila e Konnyr sono più adulti, più maturi e, forse, in grado di resistere all’attrazione fisica che tanto tempo prima li aveva stregati, ma, a complicare il loro rapporto, ci si mettono zia Milly, gli amici che si sposano, un poeta matto che vive dentro un vecchio faro insieme a un labrador, un’antica leggenda e l’handfasting, il suggestivo rito celtico che Deidre e Liam hanno scelto per unirsi in matrimonio

Non conoscevo l’autrice Lorena Marcelli, ma in soli due giorni ho divorato due dei suoi romanzi e la posso definirla solo: meravigliosa.

Ma vi parlo del primo: “Sposami per un anno e un giorno”, e qui mi sono innamorata.

Si va in Irlanda, una terra che amo, con i suoi paesaggi con le sue tradizioni, con quella magia che impregna l’aria.

E lì Mila cerca di riprendersi la sua vita, di ricostruire il suo cuore e quell’anima andata in pezzi, perché si frantuma quando si è traditi.

Ma in quei luoghi ritrova chi per prima l’aveva spezzata.

Un “second chance” perché di questo si tratta, e, se la vita di mette davanti chi tu volevi dimenticare, c’è sempre un motivo.

Konnyr, lui le sue scelte le ha fatte, si sono rivelati fallimenti e tenta di riprendersi ciò che gli errori giovanili gli hanno portato via.

Konnyr e Mila e tutto il contorno, quei personaggi che da secondari ti entrano nel cuore, ti commuovono, e ti lasciano il sorriso.

Io ho sempre pensato che le anime siano legate da un doppio nodo, lo stesso che “handfasting” sancisce. Mani che si uniscono all’ombra di una pietra che sa emanare magia.

Uno stile narrativo che cattura quello dell’autrice, che ti conduce lì fisicamente con i personaggi della storia che non è lunghissima non perde tempo la Marcelli, dimostrando anche maestria in questo.

Non conta la lunghezza di un libro, non sono mille pagine a costruire una storia ma l’amore che vi si ripone in ogni singola parola.

E, questo romanzo, io lo straconsiglio, per sognare a occhi aperti, per ritrovarsi lì dove il mito si fonde sempre con la realtà.

L’Irlanda, terra di eroi e di amore.

Le cinque piume sono solo un valore, io personalmente ne avrei date molte, molte, di più.

A presto

 





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