22 gennaio 2025

RECENSIONE - "La Traditrice" - di Umberto Chiri

 



Adele e Bruno conducono una vita coniugale apparentemente felice: Adele è figlia di un famoso direttore d’orchestra, ed è essa stessa musicista, Bruno è un pilota d’aereo su tratte intercontinentali. Il loro regolato ménage è arricchito dall’amore per la figlia Gala e dall’amicizia per Tommaso, un pittore tanto estraneo al successo quanto dotato di talento. Ma Adele cova una profonda inquietudine, il presentimento di una nube maligna capace di distruggere tutto ciò che la coppia ha costruito. Questa nube porterà sospetti, tradimenti, il contatto con una donna folle e un omicidio privo di un vero colpevole. Per arrivare alla conclusione che nulla è come sembra.



Essere marito e moglie e formare una coppia sono due cose ben diverse.
Quella di Adele e Bruno apparentemente è una bella famiglia, lei pianista, lui pilota d’aerei, hanno una figlia, una bella casa: ma non sono una coppia, sono due singole unità, ognuna delle quali chiusa e persa nel proprio io.
Si parlano ma non si dicono nulla, si guardano ma non si osservano, anche l’amore per la figlia Gala è individuale, l’amano entrambi, certo, ma il loro è una sorta di possesso, una forma d’amore che esclude l’altro coniuge.
Non si può empatizzare con questi personaggi, sono sepolcri imbiancati, freddi ed egoisti incapaci di trasmettere qualsivoglia forma di calore, di passione.
Soltanto Kate ha l’ardire di affrontare Bruno e di urlargli in faccia la verità, lui fa l’amore solo per se stesso, anche il sesso è una dimostrazione del suo egoismo, lui è il più bravo, perfetto ed in grado di tenere tutto sotto controllo.
Kate sarà anche l’unica a far cadere la maschera, a mostrare il vero volto di Bruno, lei è l’unico personaggio di questo libro che vive – e qui si dimostra come la vita a volte sia un paradosso.
L’assurdità di Adele è la sua capacità di vedere l’unico non tradimento del marito, ne fa una tragedia tutta sua, si chiude ancor di più, prende le distanze da Bruno, lo allontana senza dire una parola anche se lei di quel marito non riesce a fare senza.
Attorno ad Adele e Bruno la vita scorre, con le grandezze e le miserie quotidiane, accadono anche fatti gravi e delittuosi che loro affrontano come meglio sanno fare.
Cioè, ignorando la realtà e andando avanti come se nulla fosse.
Con il tempo tutto si sistema, gli elementi di disturbo si tacitano e la perfezione si ricompone.
Che tristezza, avere tutto e non avere nulla.





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