DATA DI USCITA: 12 giugno 2019
"Gocce di Mediterraneo" è una raccolta di 46 poesie e "scorci poetici" dai colori e dai ritmi vivaci che coniugano l'elemento descrittivo (paesaggistico e culturale) con la dimensione filosofico-introspettiva. Il protagonista incontrastato dell'opera è il mare con le sue molteplici manifestazioni e le mutevoli sfumature dei suoi paesaggi, delle sue fragranze, delle sue genti e culture. Come l'onda che si frange sugli scogli si rompe in migliaia di gocce in apparenza tutte uguali, ma in realtà ognuna diversa dalle altre, il mare assume volti differenti a seconda dell'occhio che l'osserva, dei giochi di luce sulla sua superficie mobile e cangiante, della morfologia delle sue coste e, non da ultimo, dei significati che lo sguardo del cuore più o meno in segreto vi attribuisce. Al medesimo tempo, il titolo della silloge fa riferimento alla natura stessa del Mediterraneo che non si presenta come un solo paesaggio, ma piuttosto un insieme di paesaggi, non un'unica civiltà ma un'unione di civiltà che come minuscole tessere si uniscono a formare un mosaico più grande, piccolissime gocce diverse tra loro che assieme formano il mare. Il Mediterraneo, scrigno di inesauribili meraviglie, custode silenzioso di miti e leggende con la sua ricchezza culturale e la sua diversità paesaggistica ha da sempre suscitato fascino e meraviglia nell'animo umano. In questa cornice s'inscrive la riflessione poetica della raccolta, che scaturisce dall'ambiente circostante e allo stesso tempo influenza la percezione di tale ambiente. "Gocce di Mediterraneo" intende essere un viaggio attraverso luoghi e colori, profumi e melodie che diventa lo spunto per un cammino alla scoperta di un vivace caleidoscopio di emozioni e di sensazioni che si originano dal mondo tangibile per poi fuggire sulle ali dell'invisibile. E così i paesaggi fisici diventano paesaggi dell'anima in un continuo intreccio di realtà ed immaginazione; il mare con la sua natura mutevole, sfuggente ed inafferrabile come le oceanine che popolano le sue acque negli antichi miti diventa il prisma attraverso il quale l'io scompone e classifica i propri pensieri e sentimenti dando loro forma e significato. Tra le onde l'anima vibra, si increspa ed inevitabilmente si specchia liberandosi dalle catene della razionalità per abbracciare l'infinito in una spontanea e sincera comprensione di se stessa.
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