Autrice: Mimi Costalunga
Editore: Self published
Pagine edizione copertina flessibile: 340
Data di pubblicazione: 14 settembre 2023
Genere: Contemporary Romance, narrativa femminile
Sottogenere: Forced proximity, Grumpy/sunshine reverse
Serie: Never Enough, volume 1. Può essere letto come autoconclusivo
Formato: Ebook: € 2,99- Cartaceo: € 13 – gratis su Kindle Unlimited
Lui è l’assistente domiciliare, lei è la sorella del disabile. Lui è generoso, vivace, ottimista. Lei è cinica, disillusa, pungente. Lei scappa, ne è attratta, si ritrae e ritorna sui suoi passi, fino a che le dighe che ha eretto si disintegrano e solo lui è in grado di riattaccare i pezzi rotti. Ma c’è qualcosa che lui ha omesso di dirle, e che rischia di mandare nuovamente tutto in frantumi.
GIULIA
Sono stata fatta nascere con uno scopo ben preciso: prendermi cura di Giacomo, mio fratello maggiore e disabile grave. Una situazione che non ho scelto e che condiziona da sempre la mia vita.
Se la libertà di vivere deve essere subordinata al mio ruolo, preferisco lasciar perdere in partenza. Conduco la mia esistenza strisciando ai bordi, disillusa e cinica, chiusa nella mia bolla di astio e rancore.
Finché non arriva lui. Vivace, attraente, generoso. È l’emblema di tutto quello a cui ho rinunciato, di cui credevo di non avere bisogno.
L’attrazione che provo per Marco manda in frantumi tutta la falsa sicurezza del mio mondo.
Lo voglio. Ma troverò mai il coraggio di amarlo?
Stavo per sprofondare in un abisso, ma ne sono riemerso.
Il mio nuovo lavoro come assistente domiciliare è faticoso ma ben retribuito e posso continuare a studiare per diventare infermiere. Il giovane uomo di cui mi prendo cura, Giacomo, è molto dolce e mi ci sono affezionato. Andrebbe tutto bene, se non fosse per sua sorella.
Giulia è cinica, solitaria, ruvida. Non perde occasione per attaccarmi. Eppure in fondo ai suoi occhi intravedo un universo sfaccettato che mi intriga e mi attrae ogni giorno di più, nonostante lei faccia di tutto per sfuggire al mio interesse.
Dietro alla sua apparenza glaciale si cela un groviglio di sentimenti che entra in risonanza con la sofferenza che io stesso ho sperimentato.
La voglio. Ma non appena riesco a penetrare la sua barriera, mi basta un singolo errore per rischiare di perderla per sempre.
Il coraggio di amarti è una storia complessa, dove i protagonisti si mostrano agli occhi del lettore in modo essenziale, senza abbellimenti di sorta, eppure straordinariamente complicato.
Giulia è una giovane donna che lavora in uno studio commercialista, per lei il lavoro è vitale perché le offre la scusa di stare fuori di casa e non badare a suo fratello maggiore Giacomo, gravemente disabile, senza sensi di colpa. Già, perché per lei Giacomo è il fulcro del suo odio-amore in quanto, con la sua presenza, le ricorda costantemente che lei è stata messa al mondo non per amore, ma con lo scopo di dover badare a lui. Ma Giulia non parla, noi conosciamo i suoi pensieri attraverso i ricordi che inframmezzano la narrazione e che riguardano la sua infanzia aprendoci uno spiraglio sui suoi passati rapporti con la madre non più in vita. Sono rapporti che alimentano in lei una rabbia esistente da sempre per la consapevolezza, o la convinzione, di essere sempre seconda a Giacomo in quanto lui necessita di cure e lei, che è sana, no. Non è così, anche lei vuole essere amata dalla stessa madre che invece appare iperprotettiva e presente con Giacomo, e anaffettiva e fredda con Giulia: “Giacomo. Solo Giacomo. Giulia, mai”. Il non sentirsi amata dai genitori, l’ha portata a nutrire odio verso tutti perché, ai suoi occhi, sono sicuramente più fortunati di lei. Giulia conduce una vita solitaria e rancorosa, chiudendosi in urli silenziosi e disperati, non ascolta musica perché parla di quelle emozioni che lei cerca di tenere a bada e continua a rimuginare sul suo passato precludendosi il futuro. La sua rabbia è espressa nei diversi disegni oscuri e spaventosi su fogli che poi appallottola e lascia in giro per tutta casa.
L’altro protagonista è Marco, il nuovo assistente di Giacomo. L’impatto è forte: lei fredda e dura impone regole assurde, ma la reazione di lui che sembra avere “una personalità forte che non si fa piegare”, la getta nello sgomento e la destabilizza. Marco è uno con la testa sulle spalle, ma anche lui ha avuto un passato oscuro da cui è riuscito a trarsi fuori grazie alla fede in Dio. È un uomo buono che forza la chiusura di Giulia con pazienza, a volte messa a durissima prova, perché si rende conto che lei ha davvero bisogno d’aiuto. E qui è il caso di parlare del tema portante del romanzo, quella dei siblings, ossia i fratelli dei disabili. L’autrice mostra di essersi informata profondamente sull’argomento sottolineando, attraverso lo studio di Marco, quanto sia comune nel mondo l’empatia per il disabile e la scarsa considerazione per chi gli sta accanto: anche i fratelli dei disabili soffrono e hanno “un estremo bisogno di essere riconosciuti e sostenuti”. Giulia diventa così, per il lettore, il portavoce di tutti i sibling del mondo con i loro sentimenti, spesso non ammirevoli né comprensivi, più volte rabbiosi per non poter vivere la propria vita in modo spensierato, ma sempre legato al senso di responsabilità verso il consanguineo disabile. Ciò genera dualità nell’amore che si nutre verso il proprio fratello disabile, un amore che spesso sembra avere sfaccettature di odio e che fa lievitare i sensi di colpa della coscienza. Di tutto ciò Giulia è un eccellente esempio portato all’estremo per poter affrontare il necessario percorso della redenzione attraverso la consapevolezza e l’amore di se stessa.
Notevole è anche la figura di Angelica, la dolcezza personificata. Per Giulia è incredibile che qualcuno le possa voler bene in modo assolutamente disinteressato e più cerca di sfuggire, più è attratta dall’amicizia senza riserve di Angelica, perché è affamata d’affetto nonostante abbia paura di esporsi a delusioni e a “dipendenze emotive”.
È un libro crudo, essenziale che ha anche, nella nascente storia d’amore tra i due protagonisti, i suoi momenti di dolcezza comunque mai svenevole, sempre misurata, in linea con gli spigoli e i problemi di un’anima fortemente sofferente.
Della Costalunga ho letto tutti i libri e non li ho mai trovati banali poiché nelle sue storie d’amore c’è sempre un messaggio da cogliere, quindi non credo di sbagliare se mi permetto di dire che in questo lavoro lo stile è cresciuto e maturato notevolmente.
Grazie infinite per questa splendida e approfondita recensione! Mimi
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