A differenza di quello che crede la maggior parte dei vivi, la morte non è una cosa netta. Non si è necessariamente morti o non morti. Si può morire poco o molto. Si può morire del tutto o per niente, ma tra le due cose ci sono un’infinità di stadi. La vita di ogni essere vivente è un susseguirsi di piccole morti, che iniziano al momento della nascita. Tra i personaggi di questa raccolta c’è chi è già morto e non lo sa e chi non vorrebbe nascere affatto; chi uccide o chi è ucciso; chi perisce da solo, inghiottito dalla nebbia, o chi insieme al resto dell’umanità; qualcuno scompare una domenica di caccia, qualcuno si spegne braccato dal destino; c’è chi sopravvive, ma morendo molto, quasi del tutto e, ancora, c’è qualcuno condannato a non morire mai. Questa raccolta, attraversata da un fil rouge tanto evidente quanto versatile, culmina poi, negli ultimi quattro racconti, in una piccola Commedia.
Quella di cui vi parlerò oggi è una raccolta di racconti horror decisamente inquietante, ma anche coinvolgente e a tratti disturbante.
La gran parte delle storie riportate in questo libro appartiene al genere horror psicologico; troverete strane presenze e morti premature, un treno in corsa che sfreccia a grande velocità in una fitta nebbia, una madre mentalmente disturbata che compie un gesto estremo e inaspettato… Insomma, gli ingredienti per creare angoscia e suspence ci sono tutti.
L’atmosfera che accompagna la lettura è cupa e sinistra. Alcuni racconti terminano in maniera ambigua, così da lasciare uno strisciante senso di inquietudine sulla pelle del lettore. C’è da dire che non tutte le storie mi hanno coinvolta come speravo, tuttavia immergermi in esse è stata una piacevole avventura.
Alcune delle cose che più ho apprezzato di questa raccolta è che lo stile dell’autore è scorrevole e il testo curato come si conviene. Il che ha favorito il mio giudizio positivo, visto che molte letture non possono vantare contenuti soddisfacenti e sono di gran lunga al di sotto del passabile per argomentazioni, scelte stilistiche, ambientazioni, grammatica ecc.
Consiglio vivamente questa raccolta a tutti gli amanti dell’horror e di quei generi che veicolano a sensazioni di follia, con riflessioni su argomenti sinistri come la morte e la violenza. Se vi appassionano questo tipo di storie, allora “Le piccole morti” è il libro che fa per voi.
Non lasciatevelo scappare, vi ritroverete a trascorrere qualche ora in realtà buie e terrificanti con confini molto sottili tra realtà e fantasia.
Alla prossima!
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