Titolo: Lacrima di pietra
Autore: Giada Bertone
Editore: O.D.E. Edizioni
Genere: Historical romance
Trope: #instalove, #grumpyxsunshine, #intrigofamiliare, #arrangedmarriage
Pov: 3 persona
Prezzo ebook: € 3,49 prezzo lancio prime 24h 2,99
Prezzo cartaceo: da definire
Data pubblicazione: 27 marzo
Pagine: 220 circa
Trilogia: sì
Autoconclusivo: no
Dopo aver assaporato la libertà, Raya ha perso tutto.
Costretta a far ritorno a casa, in quel palazzo dove per sedici anni si è sentita in prigione, la sua unica possibilità è assecondare sua madre e accettare il matrimonio.
Fra lacrime e tormenti, Raya dovrà affrontare la sua vita e sperare in una seconda possibilità. Tuttavia, mille dubbi continuano a disturbare le sue notti.
Che fine ha fatto John?
Chi è l'uomo che dovrà sposare?
Il romanzo di cui vi parlerò oggi è il prosieguo del meraviglioso Historical romance intitolato “Frammento di Luna”, scritto da Giada Bertone.
Anche stavolta la storia comincia spalancandoci le porte sulle terre di Glynde: ambientazione che fa da scenario al susseguirsi di eventi che tampina quelli lasciati nel primo volume.
Quello scritto dall’autrice è un romanzo a dir poco sublime; ancora una volta, al centro delle scene ritroviamo la giovane Raya, obbligata da Victoria, sua madre, a convolare a nozze con il rampollo dei coniugi Wells: Arnold.
Nei primi capitoli di “Lacrima di Pietra”, la ragazza, spinta da un’audacia ancora più salda rispetto a quella descritta nel primo volume, lotta per impedire che quell’assurdo matrimonio abbia luogo.
Sciaguratamente, sebbene tenti di salvarsi con metodi anche piuttosto estremi, non riesce ad avere la meglio sugli eventi e sull’autorità di sua madre. Si ritrova, infatti, a dover subire le angherie di una futura suocera irritante e impertinente – che io di sicuro avrei preso a sberle – e a fronteggiare le avance del viscido Alfred, suo futuro suocero.
Vi lascio immaginare la scena.
Fino al sedicesimo capitolo, il mio cuore è rimasto aggrappato al povero John, protagonista del primo volume, restando fedele al ricordo del suo “sacrificio”. Ma non vi nascondo che l’arrivo di Arnold mi ha un po’ destabilizzata, così come ha destabilizzato anche la giovane Raya, malgrado il suo amore per John e la devastazione causata dalla sua perdita.
Ho amato quasi subito questo nuovo personaggio.
Arnold è un uomo rude e orgoglioso, dolce e comprensivo, forte e coraggioso. È adorabile, bello, intelligente… Un mix di virilità e gentilezza.
L’autrice ha saputo delineare la sua personalità, dosando alla perfezione diverse caratteristiche, tutte molto diverse tra loro.
Lo stile di Giada è accattivante, coinvolgente. La sua penna dialoga con lo spirito e la mente del lettore, smuovendo diversi tipi di emozione. Le immagini che evoca attraverso le parole sono potenti, reali, suggestive! Ti spingono a divorare le pagine, accrescendo una curiosità che non tutti gli scrittori sono in grado di suscitare in chi legge.
Proprio grazie alla sua maestria, in questo secondo volume, l’autrice è stata in grado di creare suspence, presentando Victoria come la portatrice assoluta di un mistero inconfessabile.
Nel corso di molte altre letture, sono quasi sempre riuscita a captare anche solo un frammento di ciò che potrebbe celarsi dietro agli strani comportamenti, ai sotterfugi e alle parole non dette dai protagonisti. In questo caso, invece, sono arrivata quasi alla fine, con la mente arrovellata nel tentativo di capire cosa diamine stesse succedendo all’interno della famiglia Baker.
A mio avviso, l’estratto riportato di seguito rappresenta una degna sintesi di ciò che provoca tutto questo anche nel lettore:
“Quei segreti che avevano sempre taciuto stavano diventando ingombranti fino a soffocarla, e lei aveva bisogno di aria. Di respiro. Di una tregua.”
Il finale di questa storia mi ha letteralmente scossa nel profondo. Non posso dire nulla, non una parola di troppo, ma… ACCIDENTI! L’ultima cosa che mi sarei mai aspettata è proprio quella che i miei occhi hanno incontrato durante la lettura.
Forse, un lieve sospetto mi perseguitava già dopo i primi cinque o sei capitoli, ma continuavo a reprimere quel pensiero, ripetendomi che fosse praticamente impossibile. Però poi, verso la fine, tutto è esploso all’improvviso ed è stato un susseguirsi di “No, non è possibile!”, “Non posso crederci, e adesso?” esclamati da me ad alta voce, dopo ogni pagina.
Non ero solo sconvolta, ma anche preoccupata e incapace di immaginare in che modo le cose si sarebbero mai potute risolvere.
Arrivata a questo punto, non mi resta altro che implorare Giada affinché mi dia la possibilità di leggere il seguito della storia. Perché sì, c’è un seguito! E non vedo l’ora di scoprire come andrà a finire.
Faccio i miei più sinceri complimenti all’autrice, una delle poche davvero meritevoli e di talento. Questa saga historical romance è una delle più belle che io abbia mai letto.
Brava! Spero davvero di poterti leggere al più presto.
Alla prossima!
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