09 agosto 2022

RECENSIONE: - "PRENDITI CURA DI QUELLO CHE NON SIAMO" - di Annarita Mangialardo





Titolo: Prenditi cura di quello che non siamo

Autrice: Annarita Mangialardo

Editore: Brè Edizioni

Pagine: 115

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In carta a 11€ nelle principali librerie online e fisiche

Genere: romance, romanzo d’amore

Uscita: 17 marzo 2022

Micky e Lo. Michelangelo e Loredana sono due ragazzi poco più che ventenni, felici e innamorati che hanno deciso di fare il grande passo: presto si sposeranno. Ma accade l’imprevisto.

Malt Peaks è una cittadina vicino a New York. Micky la raggiunge per dimenticare, per lasciarsi alle spalle un dolore insopportabile. Con l’aiuto di Billy prova a dare un senso diverso alla sua vita, cerca qualcosa che lo aiuti a capire, a vivere. E tra bevute, lavoretti e introspezioni si rende conto che non si può dimenticare il passato. Micky capisce che quello che è accaduto rimarrà per sempre impresso come un marchio nel suo cuore e nella sua anima. Non serve cambiare città, non è necessario cambiare continente perché la sofferenza ti segue dovunque. E anche recriminare su quello che è stato non aiuta a stare meglio. Però l’amore, quello vero, la passione travolgente non sparirà mai. Un legame forte non potrà essere spezzato. Un romanzo d’amore, un racconto di sofferenza e rinascita, una storia toccante e malinconica. Una fiaba per chi crede nel lieto fine. Nonostante tutto.

Diviso in tre parti, il libro ci porge due protagonisti giovani, poco più che ventenni: “Lo” (Loredana), una vera forza della natura e “Micky” (Michelangelo) innamorato pazzo di lei che dopo sei anni di vita insieme le chiede di diventare sua moglie.

Nella seconda parte “ogni dettaglio si appiattisce. È tutto vuoto” in Micky, voce narrante in prima persona, che ha perduto la sua Lo. Inizia, così, un viaggio fisico (a Malt Peaks) e interiore, con una “solitudine a metà”: a metà perché Lo non c’è fisicamente ma è sempre presente nel cuore e nella mente di Micky, tant’è che spesso sente quella voce che ama tanto parlargli come se fosse davvero lì… tutto ciò corrisponde, per Micky, a vivere una sorta di mezza follia: “un mondo fatto per metà della realtà e per l’altra metà da un sogno”, perché lui non vuole dimenticare la sua Lo, ma ritrovarla. L’illusione di sentirla e a volte di vedere addirittura l’ombra di Lo, gli dà la forza di resistere. Non è facile e a volte si fa prepotente la voglia di morire. Bisogna toccare il fondo prima di risalire e Micky lo tocca e nella disperazione, finalmente, trova l’ancora di salvezza: al posto di lottare contro il dolore sceglie di “ricordare, sentire, amare”. E così giunge alla “redenzione” della terza parte, quella più emozionante, che ti stringe un groppo alla gola…

Il romanzo è scritto con la semplicità adatta a far parlare nella maniera più calzante i sentimenti e i pensieri; il personaggio di Micky, nel suo misto di amore e rabbia per un destino beffardo, è quanto di più tragico, poetico e tenero nello stesso tempo possa trovarsi in un uomo che si trova a vivere “a metà”. Coinvolgente e molto commovente.





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