31 gennaio 2025
RECENSIONE - La voce eterna di un tulipano giallo - di Valeria Mansolino
30 gennaio 2025
RECENSIONE - La Lalla - di Stefania Suvero
RECENSIONE: - "Summerville in love series: Un cuore al bivio-La scelta del cuore" - di Elena Tinelli
Quante deviazioni sono ammesse nel percorso che porta dal primo amore al per sempre? E come può un cuore affrontare l’intero viaggio senza perdere mai l’orientamento? Emma lo scoprirà quando dovrà scegliere tra James, il principe azzurro della sua infanzia, e Matt, l’amico di una vita. Superato il bivio, indietro non si torna. Ma quale sarà la direzione da prendere per arrivare finalmente a destinazione? Amare James o fidarsi di Matt? Benvenuti a Summerville, la città in cui tra baci rubati e desiderati, liti e riappacificazioni, ripicche e perdono si snoda il destino di una ragazza che per inseguire il suo cuore imparerà ad amare davvero, soprattutto sé stessa.
Il primo volume ci introduce a Emma, legata al suo amore d'infanzia, James, ma che si ritrova a dover fare i conti con l'attrazione inaspettata per Matt. La Tinelli descrive con maestria le dinamiche tra i personaggi, creando un triangolo amoroso che cattura il lettore e lo spinge a interrogarsi sulle proprie esperienze sentimentali.
Il secondo volume approfondisce le conseguenze delle scelte di Emma, esplorando le gioie e i dolori che derivano dalle decisioni prese. L'autrice non teme di affrontare temi difficili come il tradimento, il perdono e la ricerca della felicità. Qui ho trovato la narrazione molto più intensa.
RECENSIONE - Dimmi di sì - di Lorena Marcelli
Capita,
per una lettrice, rimanere folgorata da una storia.
Ne
avverti l’anima, ne senti l’amore che impregna ogni pagina del libro.
Questo
è il secondo che leggo della Marcelli e le sensazioni avvertite sono le
medesime.
Uno
stile narrativo che coinvolge in ogni sfumatura che tinge il romanzo.
Si
affrontano temi delicati: una donna spezzata nell’anima e nel corpo, Eva, che cerca un po' di
pace, una cura a quelle ferite invisibili e visibili, in un angolo di paradiso
che è Pineto, in Abruzzo.
Lì
però troverà la sua tempesta, Marco Ludovici, uno scrittore che ha perso l’ispirazione
e la cerca in quegli stessi luoghi.
Mi
è sembrato di leggere un diario, il diario di due protagonisti che occupano
tutta la scena, anzi le scene, che si susseguono come se fossi dentro a un
film.
Avverti
tutto, dalla disperazione di Eva, da quel non sentirsi abbastanza, alla sua incredulità
davanti all’interesse di un uomo come Marco.
Meravigliosa
nella scrittura, nella descrizione di quei paesaggi che ti sembra di ammirare.
Non c’è stato un momento in cui mi sono
annoiata.
L’ho
finito così come l’ho iniziato, e il bello è la mancanza che ho avvertito subito
dopo.
Segno
inequivocabile che il romanzo di è rimasto nel cuore.
La
parola che ho detto, una volta arrivata all’ultima pagina, è stata: voglio
leggere di più scritto dalle mani di questa autrice, che sa catturare l’attenzione,
coinvolgerti.
Arrivi
ad amare e odiare i personaggi.
Tutto
bilanciato, calcolato, una storia che non eccede in lunghezza, ma ha tutto al
punto giusto.
E
rinnovo i complimenti alla Lorena Marcelli per la capacità che ha di portarti
dentro i suoi scritti.
Anche
qui le cinque piume sono indicative per un romanzo che ne vale molte di più.
A
presto
28 gennaio 2025
RECENSIONE - The scarlet alchemist. L'alchimista scarlatta (Vol. 1) - di Kylie Lee Baker
Oggi vi parlo di "The Scarlet Alchemist" di Kylie Lee Baker, un romanzo fantasy che incanta e appassiona, trasportando il lettore in un mondo ricco di magia, intrighi di corte e personaggi indimenticabili.
La protagonista è Zilan, una giovane alchimista con un dono oscuro, che sogna di diventare un'alchimista imperiale, ma è costretta a esercitare la sua arte illegalmente per mantenere la famiglia. La sua abilità di resuscitare i morti la rende una figura ambita e temuta, coinvolgendola poi in pericolosi giochi di potere all'interno della corte imperiale.
La trama è un susseguirsi di colpi di scena, rivelazioni sorprendenti e momenti di tensione che mi hanno tenuta con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. La Baker intreccia abilmente elementi di folklore cinese, alchimia e mitologia, creando un universo narrativo affascinante e originale.
Zilan è una protagonista complessa e affascinante, una donna forte e determinata, ma anche vulnerabile e tormentata dal suo oscuro segreto. Il suo percorso di crescita personale è uno degli elementi più coinvolgenti del romanzo.
Gli altri personaggi, dal principe ereditario Li Hong alla misteriosa Alchimista della Luna, sono altrettanto ben delineati e contribuiscono a creare un'atmosfera di intrigo e sospetto. Le dinamiche tra i personaggi sono complesse e in continua evoluzione, aggiungendo un ulteriore livello di profondità alla narrazione.
Lo stile di scrittura di Kylie Lee Baker è evocativo e coinvolgente, capace di trasportare il lettore nelle atmosfere suggestive della Cina antica. Le descrizioni dei luoghi, dei costumi e delle pratiche alchemiche sono ricche di dettagli e contribuiscono a creare un'esperienza di lettura immersiva.
Consiglio la lettura a chi ama i romanzi fantasy ambientati in mondi esotici e ricchi di dettagli culturali e a chi è appassionato di alchimia, mitologia e folklore cinese.
Buona Lettura!
RECENSIONE - "Sposami per un anno e un giorno" - di Lorena Marcelli
Non
conoscevo l’autrice Lorena Marcelli, ma in soli due giorni ho divorato due dei
suoi romanzi e la posso definirla solo: meravigliosa.
Ma
vi parlo del primo: “Sposami per un anno e un giorno”, e qui
mi sono innamorata.
Si
va in Irlanda, una terra che amo, con i suoi paesaggi con le sue tradizioni, con
quella magia che impregna l’aria.
E
lì Mila cerca di riprendersi la sua vita, di ricostruire il suo cuore e
quell’anima andata in pezzi, perché si frantuma quando si è traditi.
Ma
in quei luoghi ritrova chi per prima l’aveva spezzata.
Un
“second chance” perché di questo si tratta, e, se la vita di mette
davanti chi tu volevi dimenticare, c’è sempre un motivo.
Konnyr,
lui le sue scelte le ha fatte, si sono rivelati fallimenti e tenta di
riprendersi ciò che gli errori giovanili gli hanno portato via.
Konnyr
e Mila e tutto il contorno, quei personaggi che da secondari ti entrano nel
cuore, ti commuovono, e ti lasciano il sorriso.
Io
ho sempre pensato che le anime siano legate da un doppio nodo, lo stesso che “handfasting”
sancisce. Mani che si uniscono all’ombra di una pietra che sa emanare magia.
Uno
stile narrativo che cattura quello dell’autrice, che ti conduce lì fisicamente
con i personaggi della storia che non è lunghissima non perde tempo la Marcelli,
dimostrando anche maestria in questo.
Non
conta la lunghezza di un libro, non sono mille pagine a costruire una storia ma
l’amore che vi si ripone in ogni singola parola.
E,
questo romanzo, io lo straconsiglio, per sognare a occhi aperti, per ritrovarsi
lì dove il mito si fonde sempre con la realtà.
L’Irlanda,
terra di eroi e di amore.
Le
cinque piume sono solo un valore, io personalmente ne avrei date molte, molte,
di più.
A
presto
RECENSIONE - L'enigma del Battista - di Lorena Marcelli
di Lorena Marcelli
Cosa hanno in comune la decapitazione di San Giovanni Battista – uno degli eventi più importanti descritti nel Vangelo secondo Matteo – Alice Kyteler – donna colta e scaltra vissuta in Irlanda tra il XIII° e XIV° secolo e Alessia, giovane erborista italiana nata ben 700 anni dopo Alice?
Il ritrovamento sull’isola di Sveti Ivan, in Bulgaria, dei presunti resti di San Giovanni riaccende la contesa tra i giovanniti, i Figli della Luce, e coloro che non vorrebbero che la Luce torni a regnare sul mondo.
La lotta per impossessarsi del Caput del santo sconvolge la vita di Alessia, che dovrà scegliere da che parte schierarsi in una lotta sovrannaturale.
L’enigma del Battista è un thriller storico che abbraccia un arco di tempo davvero vasto, circa duemila anni, ovvero dalla morte di San Giovanni Battista ai giorni nostri passando per il medioevo. Cosa congiunge un arco di tempo tanto lungo? Ovviamente il mistero riguardante il Caput del santo la cui ricerca divide in una sorta di “buoni e cattivi” coloro i quali vogliono impossessarsene per motivi differenti, ma anche le vicende della protagonista, Alessia Lamb che, inconsapevolmente (almeno all’inizio), è proprio la chiave di volta per la soluzione di questo enigma, in quanto discendente di Alice Kyteler, una wiccan irlandese del periodo medievale e legata in qualche modo al mistero della scomparsa del santo Caput.
Nel romanzo, alla storia si intrecciano sapientemente magia e religione che nella formula rispettivamente dei riti e dei rituali sembrano mostrare una matrice comune, soprannaturale, destinata a distinguersi in “buona” o “cattiva” a seconda del gruppo che li segue.
L’autrice cura nei dettagli lo sfondo storico e geografico che ci fa “toccare con mano” grazie a una descrizione minuziosa ma non stucchevole, anzi la narrazione è piacevole e fluida anche grazie all’inserimento della storia d’amore di Alessia.
I personaggi sono tanti e tutti gestiti in modo sapiente e dosato secondo le necessità narrative che non ci fanno mancare neanche un colpo di scena ben assestato.
Ben scritto.
27 gennaio 2025
RECENSIONE - Lake Mistletoe - di Amber Kelly
Titolo: Lake Mistletoe
Autrice: Amber Kelly
Autoconclusivo
Serie: Lake Mistletoe
Genere: contemporary romance - Christmas romance
Negli ultimi anni ho lavorato sodo per farmi strada nel settore alberghiero.
La mia carriera nella gestione di uno degli hotel più alla moda di South Beach,
a Miami, era interamente pianificata: questo fino a quando quel donnaiolo del
proprietario non ha infranto le regole e la mia grande opportunità si è
sgretolata come un castello di sabbia.
Quindi eccomi qui, diretta a Lake Mistletoe, una
piccola e pittoresca cittadina situata in una valle dell’Idaho. Mia nonna,
nonché mia omonima, mi ha lasciato in eredità la sua locanda e ora sono
condannata a ristrutturarla per venderla alla fine delle festività
natalizie.
I miei ricordi di quest’oasi del Natale sono sbiaditi da
tempo, ma sono determinata a sfruttare quest’esperienza per far avanzare la mia
carriera e rientrare nel mondo dell’ospitalità alberghiera.
Quando Keller Harris, artigiano e tuttofare non ufficiale di
Lake Mistletoe, si offre di aiutarmi con l’infinito elenco di riparazioni
e miglioramenti, per me è l’occasione perfetta per fare un po’ di
esperienza sul campo. Lui è talentuoso, determinato e sexy da morire, ma anche
saccente e del tutto indifferente al mio senso per gli affari. Posso imparare
molto da lui, ma quel testardo può anche imparare molto da me.
Mentre i muri iniziano a crollare, letteralmente e
metaforicamente, comincio a rendermi conto che il successo ha molte forme e che
la passione si può trovare in luoghi inaspettati. Sarò in grado di trasformare
questa stagione in un primo passo verso una nuova, entusiasmante carriera in
Belize? O scoprirò che tutto ciò che ho sempre desiderato è nascosto
tra le Montagne Rocciose?
Si
fa sempre in tempo a leggere un romanzo che ha come tema il Natale, la neve e una
piccola e pittoresca cittadina situata in una valle dell’Idaho: Lake Mistletoe.
Certo
un po’ scomoda per una come Willa abituata alla calda e assolata South Beach, a
Miami.
Eppure,
il destino o semplicemente l’eredità di una nonna, la riporta lì, in quel luogo
che custodisce ricordi e lacrime.
Li
dove Willa ritrova se stessa e un passato che gli appare come spezzoni di un
film, come una foto ritrovata in una scatola, come una casa che mantiene gli
odori di quella che un tempo era una famiglia unita.
Mi
sono commossa su alcuni ricordi, su alcune sensazioni che la protagonista ha
vissuto.
Soprattutto
all’incontro con quel “Babbo Natale” che può realizzare anche il desiderio di
un adulto.
L’unica
nota, a mio avviso stonata, è che ho visto molto più partecipe alla “relazione”
Keller che Willa, troppo presa dal rimettere in piedi la locanda di sua
nonna.
Keller
che la ricorda ragazzina e la ritrova come donna sempre a combinare “catastrofi”.
Willa
e le sue scelte, che decreteranno il suo futuro e non solo.
Un
romanzo dove si assiste alla crescita della protagonista, all’accettazione di
quella parte di vita che si mescola nella nebbia dei ricordi.
Un
libro dove si ritrova la semplicità di una serata fatta di tradizioni, di
chiacchere riuniti davanti a una tavola.
La
famiglia non è solo quella che ci dona Dio, tante volte è fatta di amici che
sostituiscono quelle figure che sono un conforto per chi, nonostante la ricchezza,
si sente sola.
Una
storia che si porta tanti significati dietro, primo fra tutti che non si può
sfuggire per sempre dal proprio passato questo, prima o poi, torna sempre a
chiedere il conto e, che sia dolce e salato, dipende solo da come lo si rivive.
A
presto
24 gennaio 2025
Review Party: Marked (Figli del buio e del sangue) - di Sephy Fontaine
Autoconclusivo: sì
Editore: self publishing
"Siamo come un’ombra che danza nella luce, un fuoco che brucia senza consumarsi."
Bentrovate,
anime belle, si riparte con i review party e ovviamente non può mancare il
genere che preferisco: il fantasy.
A
portarci in questo mondo è l’autrice Sephy Fontaine, che non conoscevo.
La
sua scrittura e intrigante, racconta di una ragazza che viene catapultata, dall’oggi
al domani, in una realtà che è ben lontana dalla sua.
Da
che era luce, si ritrova in bilico, sopraffatta dall’oscurità che scorre nelle
sue vene.
Da
quel destino che la vuole come arma degli Xarnok.
Un
romanzo accattivante sotto molti punti di vista che, tuttavia, mi ha fatto
storcere un po' il naso perché, in molte occasioni, mi è sembrato che le dinamiche
del romanzo si ripetessero.
Non
posso esprimermi al meglio perché in questo genere, ahimè una parola potrebbe
significare nello spoiler.
Vi
dirò che, comunque, l’autrice è stata in grado di far trapelare il tormento di
Daphne, la sua lotta per non fare emergere quel lato oscuro che le marchia l’anima,
oltre che la pelle.
Il
protagonista maschile, Kaelius, è stato quello che più mi è piaciuto.
La
sua crescita, il cambiamento che inizia con un cuore che batte e che aveva
dimenticato di possedere, è ben delineato.
Il
contorno, i comprimari non rimangono in ombra, ognuno ha una sua parte anche
se, in alcuni casi, sembra tutto accennato.
Ovviamente
è un mio parere personale, ma io sono molto esigente quando si parla di
Fantasy.
Il
finale è rimasto come sospeso, come se l’autrice avesse voluto dire ma non lo
ha fatto, forse per scelta e spero ci sia un proseguo alla storia perché ci
sarebbe tanto da dire e soprattutto mostrare.
Paradossalmente
tale genere comporta molto questa cosa, il mostrare oltre che raccontare diventa
un fattore fondamentale.
L’autrice
crea un mondo e deve dare la possibilità al lettore di vederlo e scoprirlo con
lo scorrere delle pagine.
Qui
si sono alternati questi momenti.
Ripeto
è un mio parere e ciò non toglie che, Sephy Fontaine, abbia fatto comunque un
buon lavoro. Non riesco a dare punteggio pieno, e mi sembrava giusto spiegarne
la motivazione.
A
presto