03 marzo 2022

RECENSIONE: - "Su e giù per le scale" - di Laura Gronchi

 






Titolo: Su e giù per le scale

Autrice: Gronchi Laura

Genere: Narrativa a sfondo sociale

Editor: Marina Cappelli


Estate 2019. Angelica viene assunta come portinaia in uno stabile di Pisa. È giovane ed è alla sua prima esperienza lavorativa, però ce la mette tutta per essere accettata dagli inquilini.
Ha bisogno di quel lavoro che pare piovuto dal cielo, e per mantenerlo è disposta anche a ingoiare qualche rospo da parte delle solite lingue velenose.
La vita nel condominio si rivela tutt'altro che noiosa: litigi, delitti, traslochi, e piccoli incidenti, movimentano la quotidianità della ragazza, da cui trae spunto per sviluppare un progetto che le sta molto a cuore.
La nascita di un nuovo amore, spronerà Angelica a risolvere una volta per tutte un problema che si trascina dietro da tempo e che le aprirà nuove prospettive.
Dedicato a chi non si arrende ed è disposto a lottare per realizzare i propri sogni.



La protagonista di questo racconto lungo è Angelica Ferri, da poco diventata portinaia di uno stabile alla periferia di Pisa. Angelica, come lei stessa ci informa, appartiene “alle cosiddette categorie protette”, ossia è nata sorda, ma in seguito ad un intervento e a un apparecchio sente benissimo, purtroppo… sostiene lei perché a volte si trova a sentire cose che non vorrebbe… ma: i lettori non si aspettino di trovarsi difronte a una povera ragazza sprovveduta e chiusa in se stessa! Angelica è ironica e piena di inventiva, intelligente e con il sogno nel cassetto di poter pubblicare un giorno un suo scritto. Ecco perché, appena può, scrive dei racconti prendendo spunto dagli abitanti del palazzo e dalle loro vicende che le passano davanti come tanti fotogrammi e che accendono in lei la voglia di scrivere. Portinaia con mocio in una mano e computer in un’altra, Angelica tratteggia una quotidianità di per sé ordinaria, ma “la fantasia si risveglia, condisce e ricama, immagina e crea” e passando per la sua penna tutto si anima (il “notebook sembra ammiccare dallo stanzino della sorveglianza”) e diviene frizzante e interessante (il palazzo nei suoi racconti diviene un maniero), a volte pungente e caricaturale (la casalinga sexy). La sua fervida immaginazione ci fa l’occhiolino quando, di fronte a un’inquilina del palazzo acida e arcigna, lei trasformerebbe volentieri il bastone dello spazzolone in alabarda micidiale per trafiggerla!

Tutti gli inquilini, con i quali man mano che passa il tempo la ragazza passa da un rapporto di estraneità a uno più confidenziale, vengono inseriti nella sua piccola antologia quotidiana; alcuni divengono cari amici, qualcun altro qualcosa di più…

Narrazione fresca e affatto banale, ricca di buonumore.

Godibilissimo racconto!




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