29 aprile 2021

RECENSIONE: - "La canzone del Drago" - di Monica Serra

 





 La canzone del drago
 Monica Serra
 Fantasy
 Dark Zone Edizione
 3 gennaio 2021
 Cartaceo, Ebook
 265

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Un’antica leggenda racconta la storia dell’ultimo drago a cui fu strappato il cuore per farne una spada. Secondo la profezia, chi riuscirà a riunire i tre elementi che compongono l'arma, la lama, il fodero e il rubino incastonato nell’elsa, diventerà invincibile. Oppure verrà trascinato nella

follia. Il drago inizia a mostrarsi in sogno a molti, reclamando la sua libertà e risvegliando istinti di potere o di giustizia in chiunque senta il suo richiamo. Tutti coloro che la cercano rincorrono un sogno. Ma la Spada della leggenda potrebbe non essere affatto quello che si aspettano.



"La spada della leggenda sta per lanciare il suo richiamo. Chi garantirà l’equilibrio del mondo, quando la furia del drago sarà risvegliata?"



Sono affascinata dai draghi.

Si tratta di creature misteriose, in bilico tra il bene e il male, né buone, né cattive.

Il canto di questo drago arriva ai protagonisti del romanzo sotto forma di un richiamo irresistibile a cui non possono opporsi.

Il drago li cerca. Chiede di essere liberato dalla spada in cui è stato sigillato per l’eternità.

“Cuore di drago” è un’arma potente e ammaliante, in grado di sottomettere al suo volere la mente del possessore.

I protagonisti si mettono sulle tracce della lama, alcuni ne bramano il potere, altri intendono distruggerla.

L’elsa era ricoperta di gemme preziose, la lama fregiata di rune coperte d’oro. Al centro dell’impugnatura si apriva un buco nero, nel punto in cui un tempo era incastonato il rubino contenente l’anima del drago”

Lo stregone Griman custodisce gelosamente il fodero della spada.

Vive su Bella Isola insieme ai due figli: Syrio e la bellissima Annya, ai quali insegna la magia.

Ma Griman non è l’uomo che sembra.

Come accade anche nella realtà la brama di potere ha finito per accecarlo.

Il suo unico desiderio è quello di prendere possesso della spada, e per farlo è disposto a sacrificare il bene più prezioso: la figlia Annya, ovvero la “prescelta dal drago”.

Le cose si complicano con l’arrivo di Yorik, naufragato sull’isola con la sua barca.

Anche lui è legato alla spada: la sogna e ne sente il richiamo per un motivo che scoprirete leggendo il romanzo.

Niente, infatti, accade per caso e ogni personaggio nasconde un segreto.

Yorik inizia a provare sentimenti profondi per Annya. Per proteggerla dalle grinfie del drago decide di mettersi sulle tracce della spada per distruggerla una volta per tutte.

Ma Yorik non è il solo a cercare “Cuore di drago”.

La trama si snoda parallelamente su più piani narrativi. È una cosa che ho apprezzato molto perché permette al lettore di affezionarsi a tutti i personaggi.

Il destino separa i contendenti, che si riuniscono solo al cospetto della spada. Al termine del viaggio ognuno di loro giungerà alla meta cambiato e con una nuova consapevolezza.

L’autrice ci fa viaggiare insieme ad Annya, coraggiosamente travestita da ragazzo, ci racconta il cammino intrapreso da Taron e da Mahja il “catalizzatore”, e ci fa conoscere meglio Brand, capitano delle guardie di Castelvetro.

Questo personaggio mi è piaciuto particolarmente per il suo carattere forte e il doloroso passato.

Il suo incontro con la giovane vedova Rhian, e i sentimenti che lentamente sbocciano tra loro, sono raccontati con grande delicatezza.

Nessuno dei due trovò altro da dire. Tacquero, lo sguardo fisso l’uno in quello dell’altro, le mani di Rhian strette intorno al bracciale e quelle di Brand intorno alle mani di lei”.

La storia è avventurosa e non mancano i colpi di scena, i personaggi principali sono ben caratterizzati e per alcuni di essi ci sarebbe, a mio parere, materiale sufficiente per scrivere un nuovo romanzo.

La scrittura dell’autrice è ricca, precisa e curata nelle descrizioni, la lettura risulta scorrevole ed emozionante.

Ho trovato un po’ sostenuto il ritmo nelle pagine iniziali, forse a causa delle numerose informazioni da assimilare sul conto della spada, dei suoi “custodi” e “portatori”, ma proseguendo ogni cosa è diventata chiara.

Amo il fantasy e la storia di Annya e Yorik, capace di sacrificare se stesso per salvare la sua amata, è stata per me una lettura affascinante. Sono certa che questo romanzo dall’intreccio ben congeniato, studiato nei minimi particolari, saprà conquistare e fare riflettere anche coloro che si affacciano per la prima volta a questo genere. 








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