25 ottobre 2024

RECENSIONE - La Casa sulla Scogliera - di Riley Sager

 



Gli omicidi della famiglia Hope sconvolsero la costa del Maine in una notte del 1929. Sebbene la maggior parte delle persone ritenesse responsabile la diciassettenne Lenora Hope, la polizia non è mai riuscita a dimostrarlo. A parte la sua smentita dopo gli omicidi, non ne ha mai più parlato pubblicamente, né è mai più uscita da Hope’s End, la casa sulla scogliera dove avvenne il massacro. È il 1983 e l’assistente domiciliare Kit McDeere arriva alla villa per occuparsi di Lenora, sulla settantina e costretta su una sedia a rotelle. Negli anni, è diventata muta in seguito a una serie di ictus e può comunicare solo attraverso una vecchia macchina da scrivere. Una notte, le fa una proposta: raccontarle ciò che è successo veramente. Mentre Kit l’aiuta a scrivere gli eventi che hanno portato al massacro della sua famiglia, diventa chiaro che c’è molto di più di quanto si sia mai scoperto. Quando vengono alla luce nuovi dettagli sulla precedente infermiera, Kit inizia a sospettare che Lenora non stia dicendo tutta la verità e che la donna, apparentemente innocua, possa essere molto più pericolosa di quanto pensasse.


Devo essere sincera ho sempre seguito le uscite di Riley Sager con la promessa che prima o poi avrei letto qualcosa di suo, proprio per tutti gli elogi fatti per la sua maestria nel tessere trame intricate e personaggi ambigui. Beh finalmente ho potuto con "La casa sulla scogliera" trovare e provare tutto questo. Essendo il primo libro che leggo non posso fare paragoni con gli altri, ma di una cosa sono sicura che prima o poi recupererò quelli passati.

 La storia è ambientata in una dimora isolata sulla costa, dove l'atmosfera si fa cupa e sospesa e dove il passato incombe minaccioso sul presente.

 Ho notato che in questo romanzo, l'elemento investigativo passa in secondo piano, lasciando spazio a un'analisi profonda dei personaggi. Kit, la protagonista, non è solo una semplice osservatrice, ma un'ingranaggio fondamentale della macchina narrativa.
Tutti i personaggi sono ben costruiti e sfaccettati. Lenora Hope, in particolare, è un personaggio affascinante e ambiguo, che mi ha lasciato con più domande che risposte. Anche i personaggi secondari, come Archie e la signora Baker, hanno un ruolo fondamentale nel dipanarsi della trama e nel rivelare i segreti nascosti della casa.

 La casa isolata, le tempeste in mare, i segreti nascosti: ogni elemento contribuisce a creare un'atmosfera di inquietudine che accompagna noi lettori fino all'ultima pagina. 
I colpi di scena, ben dosati e inaspettati, mantengono alta la tensione e mi hanno costretto a rivalutare continuamente le ipotesi che avevo costruito nella mente.

Un finale sorprendente che lascia il segno, quello di "La casa sulla scogliera". 
Mi ha costretto a rivedere l'intera storia sotto una nuova luce. Sager è riuscito a sciogliere tutti i nodi della trama in modo coerente e soddisfacente, lasciandomi però allo stesso tempo con una sensazione di inquietudine e di incompletezza, leggendolo capiterete anche voi a cosa mi riferisco.

I complimenti non vanno solo all'autore ma anche a chi ha tradotto che non ha tolto nulla del clima cupo che si voleva dare all'intera storia.
Se amate i romanzi di Riley Sager e siete amanti dei thriller psicologici non potete perdervi questo nuovo capitolo della sua produzione che a me è piaciuto moltissimo.

Alla Prossima!









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