23 ottobre 2024

RECENSIONE - Un soffione nel vento - di Eleonor B. Alexander

 






                      Titolo: Un soffione nel vento                        

GENERE: Historical Romance

PAGINE: 450

PREZZO EBOOK: € 4,99- PREZZO CARTACEO: € 15,90

DATA DI USCITA: 13 ottobre 2024

GRATIS CON KINDLE UNLIMITED


Lui è il sole. Bello, intelligente, ironico e sicuro di sé, l’ex soldato dell’esercito britannico Simon Ashdown, marchese di Greenock, risplende dal suo castello in Scozia attirando gli sguardi di ammirazione delle donne e di invidia degli uomini.

 Tutto sembra gravitargli intorno, mentre sfiora il mondo con sguardo sornione e il suo sorriso apparentemente inalterabile. 

Eppure, se qualcuno tentasse di oltrepassare l’armatura della sua sfacciataggine, troverebbe un uomo che dietro l’aspetto da dio greco nasconde un’inaspettata fragilità.

 

Aislinn MacMoore è un fiore che è stato calpestato. 

Una serie di drammatici avvenimenti l’ha strappata dalla sua Irlanda e scaraventata in Scozia, dove il destino si abbatte ancora su di lei, facendole subire il più tragico degli eventi. 

Trascorre la sua esistenza raggomitolata su sé stessa, cercando di non essere notata e di confondersi sullo sfondo della vita degli altri.

 

Quando le strade di Simon e Aislinn si incrociano, i margini delle loro vite sembrano lambirsi senza apparentemente nessuna conseguenza. 

Tuttavia, presto avvertiranno tremare le fondamenta della propria esistenza e capiranno che gli effetti che l’uno provoca sull’altra hanno innescato una metamorfosi a cui è impossibile opporsi.
Entrambi saranno trascinati dalla forza di un sentimento che li sorprenderà e che sbriciolerà le loro convinzioni più radicate facendole scivolare via come piume di un soffione nel vento.


Mi sono presa del tempo per scrivere questa recensione.

Ho pensato a lungo alle parole da usare, dopo aver letto il nuovo romanzo di Eleonor B Alexander.

Volevo rendere giustizia a pagine di un libro che ho apprezzato in ogni frangente.

Se Fiore di Rovo l’ho amato, Un soffione nel vento è andato ben oltre.

Lo ammetto, sono ancora emozionata mentre cerco di mettere su carta quanto l’autrice mi ha lasciato.

Non so se partire da Simon o da Aislinn, non voglio incorrere in spoiler perché davvero vale la pena leggere questa autrice.

La sua penna è così delicata, vera, da farti sentire ogni minima emozione quando leggi.

Chi fra i due ho più adorato, è difficile dire.

Simon con la sua ironia, con quel modo di spegnere pensieri e ricordi con una notte di passione, per poi tornare a brancolare nel buio di una stanza, solo e privo di sonno.

Perché gli errori pesano come macigni sulle spalle di chi le commette.  

Lui, con quella maschera che indossa, con il sorriso stampato sulle labbra, con la bellezza che ricorda quella di un Dio.

E poi c’è lei: la piccola Aislin.

 Un dente di leone che può essere calpestato, ma tornerà sempre diritto verso il cielo.

La sua forza è stata ammirevole, una donna rotta, ma che non disdegna di dare aiuto al prossimo.

Lei è come un soffione, uno di quello che i miti di quelle terre vogliono come case delle fate.

Si libra nel vento e raggiunge il cielo, anela a quella felicità che le è stata tolta.

È stato un viaggio meraviglioso, quello in cui mi ha accompagnato Eleonor.

Un guerriero e una fata, una quercia e un dente di leone, che si curano e leniscono quelle ferite che la vita gli ha inferto.

Lo fanno a vicenda, perdendosi e amandosi in un abbraccio che nulla ha di volgare.

Meravigliose quelle citazioni che hanno accompagnato ogni inizio capitolo.

Tutto perfetto, compresa la presenza di quei comprimari che rendono la storia completa.

E a lui, ad Akili, va una particolare menzione.

L’unico modo per definirlo è leale.

Lui che darebbe la vita per il suo amico Du.

Perché Simon è anche questo: Du.

Ma non posso dire altro non mi sembra corretto verso un autrice che ci mette l’anima in quello che fa.

Lo si avverte dalle parole che usa, dalle atmosfere che crea, ma una principessa ha sempre una fata madrina ad assisterla.

E, la mano di Liliana Marchesi si vede, oltre a sentirsi.

Le cinque piume sono solo indicative per un romanzo che ne merita molte, molte di più.

Una piccola preghiera va all’’autrice: credo che anche Akili meriti il suo lieto fine.

Grazie ancora Eleonor per quello che hai creato

Alla prossima





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