09 giugno 2021

BLOG TOUR/Tappa PRESENTAZIONE DEL ROMANZO: - "Gli Occhi del Lupo - I Lupi di Florence #1" - di Federica Amalfitano




PRESENTAZIONE DEL ROMANZO

Eccomi qui! Non pensavo fosse così difficile presentare un libro; forse è stato più semplice scriverlo. Nella prima tappa di questo Blogtour cercherò di farvi conoscere meglio il mio romanzo.

Bene, le premesse ci sono tutte.

E adesso cosa vi racconto del libro?

C’è da dire che mai mi sarei aspettata, un giorno, di vedere le parole che avevo scritto tempo fa su un quaderno chiuso nel cassetto della mia scrivania, alla portata di voi lettori.

Gli occhi del lupo: I lupi di Florence #1 è nato un po’ per caso durante gli anni universitari. Ellen e Taylor, protagonisti del romanzo, mi hanno accompagnato nei mesi più difficili della mia carriera universitaria, fra esami da superare e tesi da preparare. E così, tra un esame di chimica e uno di biologia, i licantropi mi hanno permesso di evadere per un momento dalla realtà.

Ok, sto temporeggiando, lo so. Ogni presentazione che si rispetti, lo dice la parola, deve “presentare” un libro e non chi lo ha scritto. E allora comincerò a raccontarvi l’incipit del romanzo.

La storia ha inizio nel bosco che caratterizza la cittadina di Florence e che occupa la maggior parte del paese estendendosi in tutta la zona nord.

Ellen è in ritardo per una cena speciale e decide di prendere una scorciatoia tagliando attraverso il bosco il cui aspetto è reso sinistro dall’ondeggiare sinuoso dei rami e dai suoni tristi emessi da strani uccelli notturni che sembrano voler dire ai passanti di tornare indietro e non incamminarsi oltre. Ellen sa che il luogo in cui si trova è pericoloso; per i suoi genitori il bosco è sempre stato un tabù, ma la fretta è cattiva consigliera e il buon senso stavolta non è servito a farla ragionare. All’improvviso sente dei passi alle sue spalle, la paura comincia a insinuarsi in lei e allora l’unica cosa da fare è mettersi a correre e uscire dalla boscaglia il prima possibile. Corre, corre, senza mai fermarsi, ma inciampa in una radice e finisce a terra. Sta per rialzarsi ma vede due uomini che la osservano sghignazzando. La rimettono in piedi, la strattonano da una parte all’altra, le cattive intenzioni ci sono tutte. A un tratto, senza che se ne accorga, non è più nelle grinfie dei due uomini; un lupo nero li ha aggrediti permettendole di scappare, non prima di aver puntato i suoi occhi blu su di lei. Da qui avranno inizio incontri non casuali, battaglie senza esclusioni di colpi e una storia d’amicizia destinata a essere qualcosa di più.

Spero di non avervi annoiato con questa presentazione e di avervi incuriosito almeno un po’. Se vi va di conoscere qualcosa in più di questo romanzo, vi rimando alle prossime tappe.

Nessuno è come sembra e quello che potrebbe essere il tuo peggior nemico si può trasformare in un insolito alleato”.

SCHEDA ROMANZO

                                       TITOLO: Gli Occhi del Lupo – I lupi di Florence #1

SERIE: I lupi di Florence

AUTORE: Federica Amalfitano

GENERE: Paranormal Romance YA

EDITORE: Amazon Publishing

FORMATO: Digitale

Disponibile anche per Kindle Unlimited


SINOSSI


C’era un filo che ci teneva uniti e quel filo non si sarebbe mai spezzato finché fossi rimasto in vita”.


Nulla è come sembra e questo Taylor Kean lo sa bene.

Metà uomo e metà animale.

Due facce della stessa medaglia.

Un lupo solitario che diventa un lupo protettore quando incontra lei, Ellen Smith.

Un’amicizia che non sarebbe mai dovuta nascere e che sarà ostacolata dal Capo Alpha dei Kean, dai Verdana (un clan nemico) e dal Consiglio dei Wolfers (la più alta autorità nel mondo lupesco).

Tra segreti inconfessabili, battaglie tra mannari e tradimenti inaspettati, Taylor ed Ellen riusciranno a restare uniti o il loro legame sarà destinato a spezzarsi?


ESTRATTO

«Smith, hai intenzione di ammirarmi a torso nudo? So di essere un tipo irresistibile, ma con la temperatura in cui ci troviamo oggi, potrei beccarmi anche una polmonite», mi disse facendomi l’occhiolino.

Una vampata di calore si diffuse in tutto il mio corpo. Lo odiavo. Ma perché doveva sempre mettermi in imbarazzo.

Niente male però come idea!

Taci tu!

Ci mancava solo un litigio tra le voci.

«Vieni a casa con me, te lo ricucirò.»

Una volta arrivati, lo feci sedere su una sedia in cucina e presi gli attrezzi della zia per riparare il danno. Stavo infilando il filo nella cruna, quando Taylor si alzò e l’ago mi si conficcò in un dito.

«Perché ti sei mosso?» lo rimproverai raggiungendo il lavabo per fargli scorrere sopra un getto d’acqua.

«Scusa, è che ho paura degli aghi.»

Mi fece voltare e, afferrandomi la mano, si portò il mio indice alle labbra. Mi guardò con intensità mentre succhiava un rivolo di sangue che scendeva lungo il dito. «Ho sentito che bisogna succhiare per fermare il sangue», continuò appoggiando le mani accanto al mio corpo e intrappolandomi tra lui e il lavabo.

Quello sì che era il momento più imbarazzante della mia vita. Avrei dovuto tenere la bocca chiusa e assaporare quel momento magico che si era creato fra noi e invece me ne uscii con: «Non sono mica stata morsa da un serpente?»

Sei una frana! La nuova vocina dentro di me era disperata.

Un luccichio divertito balenò nei suoi occhi. Speravo vivamente che si aprisse una botola sotto i miei piedi pronta a risucchiarmi come accade spesso nei cartoni animati.

Riesci sempre a rovinare tutto con quella tua linguaccia biforcuta. Volendo, persino un palo della luce può essere più romantico di te!

«Ti fa male Smith? Non volevo», mi disse sfiorandomi una guancia con il dorso della mano dispiaciuto per l’accaduto.

Era arrogante ma molto, molto dolce.

No Ellen, non cadere nella rete.

Il mio buon senso mi diceva che non potevo assolutamente perdere la testa per un ragazzo così enigmatico come lui. Ultimamente però il mio buon senso era molto debole. Doveva essere andato in vacanza alle Maldive e mi aveva lasciato con il mio nuovo io che voleva a tutti i costi farmi gettare ai piedi di Taylor e supplicarlo di mettersi con me.

Cercai di rassicurarlo. «Taylor, non è niente. Sai quante volte mi sono punta? Non è la prima volta, tranquillo.»

Lui non rispose e continuò a guardarmi in un modo che mi mandava letteralmente in confusione. La mia schiena era appoggiata al lavabo mentre un metro e ottanta di muscoli e insolenza mi faceva mancare il respiro.

«Sarà meglio che vada», disse spostandomi una ciocca di capelli dietro un orecchio, «anche se avrei voglia di fare altro.»

Deglutii. In che senso aveva voglia di fare altro?

Dai Ellen; è la tua occasione. Buttagli le braccia al collo!

«Non ho ancora ricucito il bottone.»

Il bottone? mi gridava la voce del non buon senso. Sei pazza? Non puoi pensare al bottone in un momento come questo. Ritiro quello che ho detto; di sicuro un palo della luce ci saprebbe fare più di te con il tipo!

«Ah, sì, il bottone», mi rispose inchiodandomi con uno sguardo malizioso. «Fai pure, Smith.»










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