11 giugno 2021

REVIEW PARTY:- "Schegge di Parole" - di Maria Cristina Buoso



Titolo: Schegge di parole

Autore: Maria Cristina Buoso

Editore: PlaceBook Publishing

Genere: Poesia

Data di pubblicazione: 19 marzo 2021

Formato: e-book  3,90 € Cartaceo 10,40 €


 Si muove in bilico recuperando stilemi ed atmosfere della poesia futurista, della poesia visiva, delle avanguardie e delle sperimentazioni letterarie che hanno caratterizzato i primi decenni del ‘900, la silloge poetica di Maria Cristina Buoso: “Schegge di parole”.

I versi si insinuano, si disgregano, prendono spesso possesso dell’intera superficie della pagina del libro, chiedono spazi e pause di volta in volta diversi; gli stessi segni di interpunzione, le onomatopee, i fonosimbolismi, il raddoppiamento delle consonanti (a creare neologismi), ad esempio, divengono protagonisti fondamentali delle varie liriche, creando così un nuovo rapporto tra lo scritto, l’immagine e di conseguenza il lettore
Nonostante ciò, le poesie… “Non uccidono alcun chiaro di luna”, come invece tuonava Filippo Tommaso Marinetti nel manifesto programmatico del Futurismo, con lo specifico intento di rompere con la tradizione classica della poesia e della letteratura, esaltando negli scritti ben altri valori come il dinamismo, l’energia, la velocità, l’uso di determinate parole a scapito di altre.
Certamente, le poesie di Maria Cristina Buoso non si perdono in rivoli e descrizioni dettagliate ma conducono all’essenza, al vigore della parola, all’essenzialità anche di una sola parola che diviene verso isolato redatto in maiuscolo oppure in minuscolo rispetto magari al resto della composizione.

Le parole di Maria Cristina Buoso sono delle vere e proprie schegge pronte a colpire l'animo e la mente del lettore. La brevità dei versi colpisce immediatamente l'attenzione così come la scelta grafica dell'opera che alterna lettere maiuscole con lettere minuscole e segni di interpunzione. Tutto ciò ricorda la poesia futuristica che era un grido di attenzione verso la società che stava mutando.

Ma "Le poesie non uccidono alcun chiaro di luna”, come invece affermava Filippo Tommaso Marinetti nel manifesto programmatico del Futurismo, quando voleva rompere con la tradizione classica della poesia e della letteratura, esaltando negli scritti ben altri valori come il dinamismo, l’energia, la velocità, l’uso di determinate parole a scapito di altre.

C'è la voglia dell'autrice di farsi conoscere, di esprimere i suoi sentimenti verso il mondo che la circonda, traspare un senso di inadeguatezza ma anche un guizzo di speranza verso il futuro.

Schegge di parole sono un grido di denuncia, una esortazione anche potente a scegliere bene le parole che usiamo nella nostra quotidianità non facendoci travolgere dalle infinite sollecitazioni verbali che riceviamo dalla società moderna.

È una esortazione a fermarci e a valutare l'importanza di ciò che si legge e si scrive guardando anche dentro se stessi.








1 commento: