31 luglio 2021

RECENSIONE: - "Qualcosa di magico" - di Elena Genero Santoro




Titolo: “Qualcosa di magico”
Autrice: Elena Genero Santoro
Genere: narrativa, relazioni famigliari
Editore : PubMe (20 aprile 2021)
Copertina flessibile : 232 pagine
Ebook: 2,99 euro Cartaceo: 15 euro



È estate. Nella casa al mare di Futura e Patrick si alterna una girandola di ospiti: Mac, attore di Hollywood, alle prese con una commedia romantica e con una collega giovane e capricciosa; Hannah, che sogna di trovare l’amore con Marguerite; Viola, che ha un rapporto controverso con il cibo; Manuela, decisa a organizzare un matrimonio faraonico. Intanto Futura cerca di superare la morte del padre, ma Patrick dovrà riconoscere che Claire riesce ad aiutarla meglio di lui. La soluzione di tutti i problemi sarà nascosta nelle piccole gioie e nei dettagli in apparenza insignificanti che però si rivelano decisivi. Un romanzo che è un inno alla guarigione dell’anima.



Appena letto Qualcosa di magico mi sono detta: è il romanzo dei piccoli gesti.

Mi aspettavo una storia d’amore: ho trovato molto di più, poiché di storie d’amore qui ce ne sono diverse nel numero e nelle sfaccettature. I diversi protagonisti, legati fra loro da legami di parentela o di amicizia, hanno i loro drammi da affrontare. Drammi che potrebbero schiacciarli come macigni, annientarli. E invece c’è il “piccolo gesto” di chi, accanto a loro, li ama e opera la “magia”, il “qualcosa di magico” che li salva e li strappa dal senso di annientamento e di sconfitta. Sono gesti apparentemente insignificanti, ma per chi li riceve significano la guarigione dell’anima soprattutto, ma in certi casi anche del corpo.

I diversi personaggi ben caratterizzati, si muovono principalmente intorno alla casa al mare di Patrick e Futura, in Liguria, ma in diverse occasioni la scenografia geografica li segue anche in Europa e in America.

Nonostante qualche tema drammatico, la penna dell’autrice risulta lieve e rende piacevole e godibile la lettura tutta d’un fiato.

Romanzo molto scorrevole: l’ho letto percependone la “magia” e assaporandone l’atmosfera di mezza estate con le sue stelle cadenti.






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