07 gennaio 2023

Recensione: - "Conciato per le feste" - di Veronica Guidi

 






Titolo: Conciato per le feste

Autore: Veronica Guidi

Editore: O.D.E. Edizioni

Genere: Chick lit maschile, commedia romantica

Prezzo ebook: € 2.99

Prezzo cartaceo: da definire

Data pubblicazione: 14 dicembre

Pagine: 300 circa

Serie: no

Autoconclusivo: sì


Marco, trentenne affascinante, affronta la sua vita con superficialità, convinto che ogni donna al mondo non possa fare altro che cadere ai suoi piedi. Vive a Parigi, dove dirige una galleria d’arte con il suo socio e amico Philippe.

Allergico alle relazioni, rimane sconvolto quando riceve una lettera dal suo migliore amico Giacomo: una partecipazione di nozze.

Nonostante non creda nel matrimonio, non può di certo rifiutarsi di fare da testimone di nozze a colui che considera come un fratello.

Questa scelta sarà però la sua condanna…

 Estratto:

Alza la testa, incrociando i miei pozzi scuri che si focalizzano sulle sue labbra; una forza mi attrae verso di esse sempre più e, in un attimo che mi sembra infinito, mi trovo a sfiorarle con le mie, dando vita a un bacio che mi accende.


Credo che, quando si termina un libro in cui l’autrice lascia un pezzo di anima, è sempre difficile scrivere una recensione che, per quanto ben fatta e esaustiva, non è comunque capace di trasmettere ciò che solo la lettura del romanzo può fare.

Questo gioiellino di casa O.D.E porta il titolo di “Conciato per le feste” e già da questo, un lettore intuisce cosa possa celare un romanzo che mi ha fatto ridere dalla primissima pagina all'ultima. Se vi aspettate il solito Chick lit, dove il latin Lover della situazione, si prodiga in imprese amorose e poi trova la principessa di turno beh, andate oltre. L'autrice ha avuto una maestria che in poche ho trovato. Il nucleo pulsante di questo romanzo sta nella scrittura, inattaccabile per quanto è priva di refusi e ripetizioni, ma ha un fattore fondamentale. Non è il solito PoV alternato, no il fulcro di questo libro è proprio il punto di vista esclusivamente maschile con tutti i pro e i contro della mente di un uomo che, ahimè bisogna dirlo, tante volte fa migrare i neuroni verso altre parti del corpo e qui entra in gioco il famoso detto “chi di spada ferisce di spada perisce”. Fra le pagine di questo romanzo, ho conosciuto il bel Marco, il Matador, che ama passare la sua vita come un’ape, volando di fiore in fiore, ma il karma restituisce sempre tutto con gli interessi e da carnefice il nostro bel protagonista si trova a essere vittima di quelle donne che lui ha usato solo per necessità fisiologiche. Al richiamo di un amico che gli chiede di fare da testimone al suo matrimonio (sacrilegio per Marco), si innescano tutta una serie di eventi che lo portano addirittura a fingersi gay per sfuggire alle grinfie non di una, ma bensì di tre donne. Ora immaginate la scena, il povero Marco, ospite del suo amico Giacomo (che a sua volta ha invitato nella grande casa le damigelle, nonché cugine dell'odiosa sposa), si ritrova davanti tutte insieme tre pazze che hanno un unico obiettivo: mandarlo fuori di testa. Ma facciamo un passo indietro, sul volo che condurrà il nostro prode cavaliere da Parigi, ormai sua città adottiva, a Rimini, che ha lasciato da tempo, il bel principe ritrova due occhi azzurri come il cielo che proprio non riesce a ricordare dove già li ha incrociati... Quella ragazzina si scoprirà essere la sorella minore della sposa arpia. Alice, lui l'ha lasciata con gli occhiali orrendi e un apparecchio ai denti e ora, è una bella principessa dalla chioma colore del grano ed è l'unica a non cadere a suoi piedi o davanti a un suo sguardo. Il Matador ha lasciato non solo una scia di cuori infranti alle sue spalle, ma quella fiducia, che è sempre difficile dare a un soggetto come lui, è andata persa con le sue avventure. È quindi eccola quella spada che profana il cuore di un uomo, sempre più preso dal lato fisico che da quello sentimentale. Il tutto, come dicevo sopra, raccontato dall’esclusivo punto di vista di Marco, con tutti i pensieri contorti o meno, le impressioni, le emozioni e quelle situazioni che mi hanno fatto piegare in due dalle risate. Un genio l'autrice, perché siamo abituati ai pensieri di noi donne, ma sbirciare nei meandri contorti della mente di un uomo e tutt'altra cosa. Guardavo il povero uomo al mio fianco e ridevo nel pensare " ahhh allora è questo che fa il criceto nella vostra testa quando siete in difficoltà". Un libro in cui consiglio vivamente, mentre lo leggete, di non portare niente alla bocca perché rischiereste il soffocamento per le risate (Io, mi sono trovata a sputare l'acqua che stavo bevendo!). Un romanzo che ho acquistato subito dopo l'ultima pagina, perché si ha bisogno di staccare la spina e, credetemi, Conciato per le feste lo fa, vi isola dai problemi, pensieri, qualsiasi cosa affligga la vostra mente, donandovi quel sorriso genuino che si dipinge sul viso di una persona dopo una bella commedia che io vedrei tranquillamente al cinema. 

 Non possono mancare all'autrice, Veronica Guidi, che mi ha dato la possibilità di capire un po' di più la mente di un uomo, soprattutto quando si trova davanti a situazioni come quelle del nostro protagonista

A presto






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