Autore: Emma Mei
Pubblicato: Self publishing
Genere: Romanzo rosa (contemporary romance – Love a first sight – Opposite attract – Autoconclusivo)
Lunghezza : 300 pagine circa
Formato: Ebook € 1,99 - Copertina flessibile - € 11,45- Copertina rigida- € 16,65
Negli anni si dimostra una ragazza con un carattere paragonabile a un tornado, è piena di energia, ironica e frizzante. Ha una passione per gli stecchini di liquirizia e i pinguini, vive la vita con il sorriso sulle labbra che svanisce solo quando è nella stessa stanza con l’insopportabile cugina Liberty, ormai prossima alle nozze.
All’originale festa di addio alla singletudine, Serenity incontra il vichingo e le convinzioni sulla profezia vengono messe in dubbio dalle reazioni del suo cuore.
Il vichingo, nonostante l’aspetto imponente, è un uomo dalla personalità tranquilla e flemmatica e dimostra una spiccata attitudine al romanticismo. Per lui Serenity non è una nuova conoscenza. Due anni prima, quando l’ha vista a una serata fra amici, il suo cuore ha avuto la percezione che la ragazza fosse speciale… solo che lei non se lo ricorda.
Davanti alla realtà, Serenity dovrà riconoscere che gli imprevisti del destino sono dietro l’angolo e che all’amore piace mescolare le carte in tavola, disegnando un futuro diverso da quello della profezia.
Oppure la profezia è esatta, ma Serenity non ha prestato molta attenzione alle parole dette dalla nonna?!
Se dovessi riassumere la recensione del nuovo romanzo di Emma utilizzare una sola parola: Immenso... esattamente come l’amore del vichingo per quella ragazza impacciata, buffa e sempre con la battuta pronta. Come i sentimenti che vorticano intorno a questa coppia, così limpidi quelli del vichingo, offuscati da una profezia quelli di Serenity, quella di una nonna che la vede felice nella sua premonizione con uno straniero che sarà il suo esatto opposto e la completerà, sarà la sua calma a renderla felice in maniera totalizzante… Peccato che Serenity colga la parte della profezia che vede nella parola straniero un brasiliano… I segni vanno colti e lei si è basata su ciò che ha ascoltato ma solo con le orecchie e il cuore? La percezione che quel sentimento possa essere rivolto a un essere di sesso maschile molto vicino a un Dio nordico la spiazza. Tutto viene messo in discussione sotto gli occhi di quell’uomo che la guardano con adorazione, gli stessi occhi che l’avevano notata tempo a dietro e che il karma o destino e quel che è gli ha fatto rincontrare. Il tutto correlato da una cugina a cui Serenity ha dato il simpatico vezzeggiativo di Bridezilla (a voi lascio la comprensione di questo termine) presa da un matrimonio costruito sul sogno della stessa Serenity . Un cugino Ocean, che ho letteralmente amato e spero che Emma continui il secondo volume con lui e con quell’amica Ethel che non le manda a dire, una combriccola di damigelle e testimoni che è tutto un è programma. La percezione del cuore non è solo una storia d’amore, ma anche di famiglia di sogni di comprensione dei propri limiti. Un linguaggio scorrevole, il PoV alternato amplifica i sentimenti che viaggiano fra i protagonisti e l’unica cosa che fai quando arrivi all’ultima pagina del libro è un sospiro perché uomini come il vichingo ne incontri pochi anche nei romanzi. Emma è passata da un libro, Non smette di piovere, a quest’ultimo con grande maestria, due generi diversi ma scritti con eguale intensità, dove i sentimenti che avverti sono sempre riconducibili a un amore che non conosce limiti … Appunto, immenso. In ogni libro della Mei, poi, traspare quell’amicizia, l’amore verso la famiglia, verso un genitore che sembra quasi un marchio caratteristico dell’autrice. Non manca la comicità, quelle battute che rendono un dialogo simile a una partita di Ping pong dove aspetti sempre che l’altro risponda per le rime. Ho amato il vichingo, per la sua bellezza, dolcezza per il suo prendersi cura di una ragazza chiusa nella convinzione che non sia lui l’uomo che il destino ha scelto per lei. Serenity avrei voluto strozzarla spesso e volentieri, ma la sua comicità me l’ha fatta apprezzare e mi ha ricordato uno di quei personaggi che vedi negli anime giapponesi, quelli che ti rimandano l’immagine di una protagonista con un lacrimone sopra la testa per le volte in cui riesce a mettersi da sola in imbarazzo. Le cinque piume sono meritatissime per Emma e per i suoi personaggi, una in più per il bel vichingo che mi ha fatto sospirare perché non è detto che i principi azzurri arrivino sempre su un cavallo bianco per liberare la principessa dalla torre incantata, alle volte forse devono solo liberare la percezione che una donna ha dell’amore.
A presto
Grazie Nicky! La tua recensione semplicemente bellissima. ❤️
RispondiEliminaA te Emma, per il bel romanzo che ho potuto leggere
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