03 gennaio 2023

RECENSIONE: - "Stringimi a te" - di Sofia Racalbuto

 



Titolo: Stringimi a te

Autrice: Sofia Racalbuto

Editore: Publishing Flower

Genere: Romance

Data d'uscita: 24.08.2022


La vita non è stata clemente con la giovane Amanda Haynes, che da anni si incolpa della scomparsa della sorella minore. Figlia dell’avvocato più importante è famosa di New York, la notizia si espande come una macchia d’olio e la vita di Amanda è successivamente sulla bocca di tutti. Le persone la credono responsabile, perde tutti i suoi amici e chiunque le si avvicini lo fa solo per riuscire ad accaparrare qualche informazione da vendere ai giornali. Gli anni passano, ma la situazione rimane sempre la stessa. In questo clima diventa sempre più fragile. Gli incubi la tengono sveglia ogni notte e ha perso ogni speranza e desiderio per il futuro. Per camuffare la sua fragilità, si nasconde dietro una maschera insolente e ribelle che la porta a essere espulsa da innumerevoli istituti. Arriva all’ultima occasione per portare a termine il suo ultimo anno scolastico, e qui incontra un gruppo di amici che riusciranno a salvarla da quel baratro in cui era caduta. Tra questi c’è anche un ragazzo dagli occhi neri, che le incute timore con un solo sguardo: Josh. Tra i due è antipatia a prima vista, ma le cose sono destinate a cambiare. Questo perché Amanda scoprirà che il passato di Josh è molto simile al suo. In lui ritrova un appiglio, un ancora di salvezza. Ed è proprio quando quegli occhi neri diventeranno ormai il suo porto sicuro che Amanda verrà a conoscenza di un terribile segreto.


Non è stato il destino a farli incontrare, ma un pessimo intreccio di segreti e bugie che li travolgerà in uno tsunami di emozioni tormentate.




Stringimi a te è il primo volume di una dilogia dell’autrice Sofia Racalbuto.

La protagonista, Amanda Haynes, porta sulle spalle un peso enorme ormai da cinque anni: il rapimento della sorella minore Lucy di cui si sente responsabile per non aver fatto nulla per impedirlo e per cui è stata in cura. Ciononostante il dolore la lacera dentro: “(…) quel dolore che nessuno può vedere oltre te. Quel dolore straziante, intriso nella pelle e che ti logora dentro (…); così doloroso da farti credere che non te ne libererai mai, che sarà il tuo compagno di vita…il peggiore”. Non sembra ci sia nulla che possa aiutarla poiché dentro la sua anima grida l’idea che molti si sono fatti di lei che è quella di “una tossicodipendente che ha fatto uccidere la sorella”; ad aggravare la situazione è che i suoi genitori siano abbastanza rinomati da non permetterle nemmeno di passare inosservata tra la gente: il suo cognome è una enorme cassa di risonanza. Ecco che allora Amanda si costruisce una corazza dura supportata da un carattere tosto e da una pungente risposta pronta; ma sotto la corazza batte un’anima che soffre e che si permette di dar sfogo alle lacrime solo nella solitudine di una doccia: il senso di colpa è schiacciante amplificato dall’amore dei suoi genitori che non la colpevolizzano come crede lei, al contrario soffrono per la sua sofferenza.

E poi la svolta: l’ennesima espulsione per cattiva condotta e il trasferimento in un altro istituto scolastico, le fa riscoprire il valore dell’amicizia e il calore dell’amore. Le dinamiche dei rapporti di gruppo fra i ragazzi dentro e fuori dalla scuola sono ancora molto ben chiare nella giovane autrice che riesce bene a esprimerle con dialoghi attendibili e vivaci.

Il romanzo si legge molto scorrevolmente nonostante a volte ci siano delle parti un po’ lunghe che ostacolano la fluidità; a volte i dialoghi potrebbero essere un po’ più sfrondati.

La storia riguardante l’amicizia del gruppo è divertente; quella della storia d’amore che nasce e si evolve tenera e piacevole; un po’ meno precisa la parte dell’intrigo, dove il cattivo di turno, che è sempre presente sin dalle prime battute del libro nella veste di incubo di Amanda e via via si materializza, in realtà viene risolta in modo un po’ forzato, a mio parere, dandomi impressione di un’autrice non ancora maturata.




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