Titolo: 𝐒𝐏𝐀𝐂𝐄 𝐋𝐎𝐕𝐄
Autrice: 𝐃𝐞𝐛𝐨𝐫𝐚𝐡 𝐅𝐚𝐬𝐨𝐥𝐚
Genere: ROMANTIC COMEDY – AGE GAP – HATE TO LOVE - FORCED PROXIMITY – CHRISTMAS VIBER
Data pubblicazione: 5 dicembre 2022
Autoconclusivo: si - Serie: no
Lunghezza: 450 pagine circa
Formato: Ebook € 0,99- Copertina flessibile - € 13,99
Un
astronauta.
Una
conduttrice radiofonica.
Un
esperimento sociale…
…
A Natale.
Caleb
Non
sono altro che un astronauta. Dell'uomo che sono stato, che potrei
essere o ancora diventare, non è rimasto poi molto.
Soprattutto
dopo il terribile accaduto.
Specialmente perché sto meglio
oltre l'idrosfera, viaggiando nell'immenso vuoto alla velocità della
luce e tra le stelle, rispetto che con i piedi per terra e tra la
gente.
Almeno
fino a quando ho incontrato lei…
Nova
Lo
so che sono un immenso casino.
Ma la mia vita prima
dell'astronauta era normale.
Avevo un sogno, un lavoro
fichissimo, una casetta tranquilla e una rubrica nella radio dove
sono perfetta voce e icona.
Fino a quando lui non si è infilato
nelle mie giornate a forza, e i miei radioascoltatori non hanno
lanciato questa idea folle dell'esperimento sociale.
Io:
volubile, fifona, pazzerella, giovane e sognatrice. Lui: burbero,
strafottente, adulto e brontolone.
Insieme per quasi tre
settimane in una casa, sotto l'occhio vigile delle telecamere, con la
nostra vita trasmessa in tv e alla radio.
Alla fine ci
schianteremo o saremo pronti al decollo?
Ma senza toccarci mai,
sia chiaro.
Perché toccarsi è proibito.
Basta
solo… superare questo gioco e tornare alle nostre vite. Ma se
insieme ci curassimo fin troppe ferite e al contempo ci facessimo
persino un po' male, sarebbe poi possibile dimenticare?
“Perché se davvero ami qualcuno lo lasci andare, lo lasci libero di vivere il suo
destino, mentre tu accetti il tuo”
È
impossibile non iniziare la recensione dei romanzi della Fasola senza
almeno una citazione a rappresentarla. Non contemplabile la cosa,
quando a trovarti davanti non è mai un semplice libro, ma una
poesia. Ho definito nelle mie passate recensioni Deborah Fasola un
bardo, lei ha un’arte fra quelle mani che stringono una penna.
Saper dar fondo a tutte le sue emozioni e buttarle su carta dove
diventa un crescendo una musica che da lenta e dolce diventa sempre
più veloce acuta e tu rimani lì ad ascoltare, a vedere, a impiegare
tutti i cinque sensi per entrare sempre di più in una storia che ti
porta a pensare " no devo andare avanti, continuo a leggere "
ed è così che questa volta l'autrice mi ha fatto conoscere uno
scenario poco trattato. Mi ha portato fra le stelle, lì dove la
gravità non esiste, dove cuore e mente diventano leggeri, ma ci
sono e si spezzano quando Caleb, il protagonista, perde un po'
sé stesso. E quegli organi che li fra nebulose e stelle che brillano
non pesano diventano macigni sulla terra. Un uomo distrutto che però
non aveva messo in conto una Supernova che con la potenza della sua
luce lo abbaglia e gliene restituisce un po', di luce, perché fra le
tenebre c'è sempre uno spiraglio da seguire. Un gioco questo doveva
essere, per cercare di ritrovare un po' sé stesso, per distrarre la
mente troppo chiusa in un dolore che lacera l'anima. La stessa anima
che Deborah è riuscita a sfiorare con le sue parole, con quel suo
linguaggio sempre fluido, in PoV alternato, come quel sorriso che ti
ha regalato a ogni battuta che i due si sono scambiati a ogni sguardo
fino a che la passione non è esplosa proprio come quelle stelle che
muoio e lo fanno nella luce regalando un ultimo spettacolo che
abbaglia. Magnifico lo studio che c'è stato dietro, perché ok
descrivere una città, un luogo fatato, ma non è facile farti
sentire addosso ciò che prova un uomo quando chiuso in uno shuttle
lascia la terra per raggiungere un posto troppo lontano per riuscire
solo a scorgerlo. L'universo. Io non posso che fare i complimenti
all'autrice per averci regalato un altro romanzo che porta un solo
messaggio: nessuno può perdersi se non vuole veramente, perché
nell'anima rimane sempre la speranza della redenzione e le cinque
piume diventano simboliche perché ogni singola parola ogni frase ne
vale molto molto di più.
A
presto
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