È possibile cancellare i ricordi e andare avanti con la propria vita? Riconquistare la purezza originaria che ogni essere vivente possiede alla nascita e dimenticare il passato? Annullare la memoria e ripartire da zero?
In un’afosa giornata di luglio, dopo un’assenza durata dieci anni, Delia, una donna dotata di grande fascino e bellezza, fa rientro nella terra natia, un piccolo paese costiero dell’Italia meridionale, per affrontare una volta per tutte i fantasmi del passato, dai quali aveva cercato di fuggire. Il fratello gemello, Lorenzo, un artista di grande talento ma affetto da forte depressione, ha da poco perso la vita in circostanze misteriose. Si pensa si sia suicidato gettandosi dal balcone della sua abitazione, una villa che si erge su una scogliera a strapiombo sul mare. Delia si ritiene responsabile di quella morte, ma al tempo stesso si domanda se si sia trattato effettivamente di suicidio.
La donna mostra da subito un comportamento dissoluto, a tratti amorale. Il suo animo è inquieto, tormentato da ricordi infelici e dagli errori commessi. Nel corso della sua permanenza nel Sud Italia, incontra persone che, nel bene o nel male, contribuiranno alla sua crescita personale: Luca, un diciottenne taciturno e misterioso; Ettore, il burbero proprietario di un locale sulla spiaggia; Eva, una bambina di undici anni dotata di un’intelligenza fuori dal comune; Edoardo, un ricco e facoltoso notaio; Alina, una giovane rumena che lavora in un bar.
Riuscirà Delia a svelare il mistero che si cela dietro la morte del fratello e a trovare finalmente la stabilità affettiva che sin da bambina ha sempre agognato?
“Nelle onde si dissolve la memoria” è un romanzo di formazione con sfumature thriller e un pizzico di rosa.
Da Londra al Sud Italia, Delia fa ritorno nella casa di famiglia dopo il suicidio del gemello Lorenzo.
Elegante e bellissima, la ragazza fa di tutto per mettere in evidenza i suoi lati peggiori: amorale, spregiudicata, sfrontata, egoista e anaffettiva.
Nel giro di pochi giorni, non si fa alcuno scrupolo e seduce sia il ricco notaio che segue gli affari di famiglia che il figlio Luca, ambiguo e sfuggente, evidentemente abituato ad entrare e uscire dalla casa millantando un’amicizia con Lorenzo.
La sola persona capace di guardare oltre le apparenze è Eva, una bambina intelligentissima e perspicace ma, allo stesso tempo, anche misteriosa e schiva: come il Grillo Parlante, Eva segue Delia come un’ombra, diventando una sorta di guida, capace di stimolare la coscienza della ragazza.
Delia impara a guardarsi dentro, riesce a fidarsi di Eva e di Ettore, forse l’unico uomo che ha respinto le scandalose avances di Delia rifiutando una relazione basata soltanto sul sesso.
Finalmente riesce a confidarsi e l’animo di Delia diventa un fiume in piena travolgente, confessa le carenze educative dei genitori, il legame morboso con il fratello, il senso di colpa per averlo abbandonato.
Grazie ad Eva si schiarisce anche lo scenario del suicidio di Lorenzo, togliendo così un altro peso dal cuore di Delia.
Alla fine, resta un grande vuoto, un immenso bisogno di amare e di essere amata, finalmente nell’accezione più pura.
Un libro che ho letto d’un fiato, dai molti risvolti: è un thriller, un giallo psicologico, un romanzo rosa, un gotico.
Mi hanno fatto piacere le citazioni del mio amato Murakami, mentre la narrazione degli orrori che si celano fra le mura di casa, i rapporti malati e immorali mi hanno riportato alla mente i libri di V. C. Andrews.
Nessun commento:
Posta un commento