A Yellowgreen, un paesino della campagna inglese, i poliziotti Oxford Tank e Breen hanno a che fare con il ritrovamento di una gamba mozzata nel piccolo cimitero del paese.
I fantasmi sembrano essere gli unici testimoni, ma tra gli abitanti di Yellowgreen c’è chi osserva, chi spettegola e, a quanto pare, anche chi uccide.
Oggi vi parlo di “Il mistero di Apple Street” di Manuela Oruçai è un intrigante thriller che si svolge nel tranquillo paesino inglese di Yellowgreen, dove qualsiasi cosa diversa dal solito per i cittadini era sospetta. Un macabro ritrovamento nel piccolo cimitero del paese: una gamba mozzata con dita smaltate di rosso, mette in allarme la comunità e dà il via a un’indagine condotta dai poliziotti locali Oxford Tank e Breen con l'auto di Scotland Yard.
I personaggi sono scritti con una profondità che va oltre il solito stereotipo, rendendo ogni figura del romanzo memorabile e autentica.
La prosa di Oruçai è fluida e coinvolgente, con descrizioni vivide che mi hanno trasportato nelle strade nebbiose di Yellowgreen.
Il libro brilla per la sua capacità di mantenere un equilibrio tra tensione e umorismo, tra il grottesco e il quotidiano, grazie al quale ho potuto leggere il romanzo tutto d’un fiato con il giusto coinvolgimento.
La rete di sospetti e misteri e la risoluzione del mistero sono ingegnosi e soddisfacenti, mi hanno lasciato con la piacevole sensazione di aver partecipato attivamente alle indagini.
La narrazione è accattivante e ricca di colpi di scena, con personaggi ben sviluppati che rappresentano la variegata umanità di un piccolo centro rurale. Il romanzo esplora la natura umana e le dinamiche sociali di una comunità chiusa, dove ogni abitante potrebbe nascondere segreti oscuri.
Un libro che consiglio a chi cerca un thriller con un tocco di originalità e un pizzico di humour britannico.
Alla Prossima!
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