Titolo: La scelta
Autrice: Chiara Maria Bergamaschi
Editore: Posto Seguro Editore
Cos’è l’invidia? Come si annienta? Questo romanzo narra la storia di una famiglia come tante, con i loro guai, gioie, progetti, ma narra soprattutto di un sentimento talmente forte da essere catalogato tra i vizi capitali: l’invidia. La storia si snoda nel presente, partendo da Roma per giungere in Trentino attraverso le vite di tre fratelli, che con esperienze differenti, ci faranno viaggiare nei loro sentimenti per farci scoprire come in un soffio le cose possano mutare e gli affetti con esse. La rabbia e la nostalgia possono offuscare la mente e prevalere su tutti? Esiste un modo per annullare i sentimenti negativi? Una storia familiare che fa scontrare speranze e illusioni ma racconta anche di realizzazioni inattese, improvvise e insperate: in fondo la vita non è sempre fonte di incredibili sorprese?
Oggi vi parlo di "La scelta", il secondo romanzo scritto da Chiara Maria Bergamaschi, una giovane scrittrice milanese.
Il libro narra la storia di Licia e il suo rapporto con la famiglia ed esplora il tema dell’invidia, intesa come il sentimento che ci fa desiderare ciò che non abbiamo e che ci impedisce di apprezzare ciò che abbiamo. L’autrice ci mostra come l’invidia possa rovinare le relazioni, la fiducia e l’autostima, ma anche come possa essere un’occasione per riflettere sulle proprie priorità e sul proprio valore.
Un romanzo che ho letto con interesse, grazie allo stile narrativo che fluisce naturalmente e la trama avvincente. I personaggi sono autentici e ben caratterizzati, capaci di evocare empatia e quindi è stato facile immedesimarsi nelle loro vicende.
La rabbia, la nostalgia, le speranze e le illusioni si intrecciano in una storia che, pur nella sua semplicità, riesce a toccare corde profonde e a lasciare il segno.
Un romanzo che parla di vita, di cambiamenti inaspettati e di sorprese che il destino riserva. È un invito a guardare oltre i pregiudizi e a cercare il bello negli altri, anche se il finale mi ha sorpreso e rattristato, perché speravo che finalmente Licia facesse la scelta giusta, riflettere sui suoi sbagli, invece ahimè l'invidia e il rancore sono stati più forti.
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