Aspettavo
il secondo volume Thunder Bay Gladiators, già pregustavo la storia fra il buon
Leo e Demy, ma anche questa volta le Peperoncine mi hanno stupito. E la sorpresa
è stata più che gradita.
Capita
quando un personaggio inizia a parlare; diventa una voce insistente e, alla
povera (in questo caso le povere) autrice non rimane che ascoltare ciò che lui/
lei vuole dire.
Arrivano
cosi Noah e Persephone, meglio nota come Poppy.
Parliamo
un attimo di Noah: non aspettatevi il tipico bad boys, o no signore, Noah è semplicemente
lui, un uomo che usa un po' troppo la parte che sta a sud del suo corpo e poco quella
che sta a nord.
Una
semplice avventura si trasforma in un incubo e, il povero ragazzo, si troverà
costretto a cercare una soluzione che elimini l’ostacolo a quello che potrebbe
essere l’addio alla sua carriera.
Arriva,
quindi, l’idea geniale del bel Leo: una fidanzata finta che gli faccia prendere
tempo con la pazza scatenata che lo tormenta di continuo.
Il destino alle volte sa proprio divertirsi ed ecco che al posto di una buona fetta di torta arriva invece un dessert bello e succulento: Poppy.
Mi
sono ritrovata a divorare il romanzo e, più proseguivo, più nella mia mente si
andavano delineando quelle scene che avevano del comico e del bello insieme.
Poppy
immaginatela un pochino come una piccola Bridget Jones, impacciata, ma
adorabile.
Quella
che preferisce nascondersi dietro a indumenti oversize, che non indossa tacchi o
si trucca perché lei non si sente “abbastanza”.
Di
proposito ho virgolettato il termine sopra perché, al di là del lato comico che
potrebbe rendere il romanzo una bellissima commedia, al di la del bel ragazzo,
al di la dello sport, il romanzo delle Peperoncine lascia un bellissimo messaggio.
Prima
di amare gli altri bisogna imparare ad amare sé stessi.
Una
moderna favola che vede come protagonista una principessa disillusa dall’amore,
senza fiducia in se e forse anche negli altri, con una mamma che la vorrebbe a
sua immagine e somiglianza, e con un bellissimo principe che ha le sue fragilità
– che non nega - la sua semplicità e soprattutto la porta davanti a uno
specchio a guardarsi come lui la vede: Bellissima.
Poppy
riflette un po’ quelle che tutte noi abbiamo attraversato almeno una volta nella
vita e chissà alcune, forse, lo stanno ancora facendo; sentirsi all’altezza.
Un
romanzo che non ti dà respiro, perché Michela e Pamela dalla prima pagina ti
prendono per mano e ti portano in quel mondo creato per far sognare, per ridere
(e credetemi io lo facevo sola davanti al kindle) e con garbo e fra le righe
sussurrano: sei sempre abbastanza.
Un
libro che racconta dei sogni di una ragazza frutto di quella eredità che è
intrinseca nella sua stessa famiglia, con una nonna (Freyja) che sembra una
fata madrina, pronta sempre ad ascoltare, a leggere sul fondo di una tazza da the
un probabile futuro.
Ma
si sa il futuro non è altro che un disegno i cui artisti siamo noi.
Noi
decidiamo se cancellare e riscrivere una strada, noi facciamo quelle famose
scelte, perché nella vita ce ne sempre una.
Fra partite di lacrosse, scene piccanti, vecchi amici e nuove coppie che si formano, le Peperoncine ci regalano una storia che vi farà ridere, imprecare e emozionare, soprattutto sul finale, e che bel finale.
Le
cinque piume sono strameritate e anche di più per questa fantastica storia d’amore
dove un principe salva la sua principessa da quella torre che lei si era
costruita, facendole vedere con nuovi occhi in primis se stessa
A presto
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