22 maggio 2024

REVIEW TOUR: - "In Perfetto Disordine" - di Tania Mignani

 



Un romanzo, “In perfetto disordine”, che racconta la storia d’amore tra Giulia e Pietro, come anche quella tra Sara e Andrea. Un perfetto disordine che dimostra quanto sia, sì, imperfetta la vita, ma anche quanto possa essere sorprendente se si ha il coraggio di viverla aprendo il cuore, abbattendo i muri dell’incomprensione. Non è mai finita, insomma. L’andamento della narrazione riesce a ipnotizzare il lettore che non può fare altro che entrare nelle vicende dei protagonisti, amandoli con tutte le loro debolezze e fragilità. Tania Mignani scrive con una penna tutta sua, una penna sicura e ferma, ma vibrante con le sue riflessioni che toccano e fanno viaggiare la mente. Nessun cedimento, nessun punto debole, tutto è così naturale. Vero. Vero come lo è il cuore che batte nei personaggi che si muovono tra le pagine. Riusciamo a coglierne le espressioni, gli spigoli dei caratteri; non vengono mai mostrati come eroi o eroine. Gente normale, che cerca di restare a galla quando la vita si fa dura e mina le sicurezze del cuore. Ognuno si porta appresso la sua personale infanzia, rapporti che hanno segnato e che restano lì, in attesa che i nodi si sciolgano, nel bene o nel male. Perché la vita è anche questa: imparare ad accettare.
 Un romanzo d’amore e di vita.






Sara, Pietro e Andrea, sono amici da sempre e quando, improvvisamente, Sara e Andrea annunciano il loro matrimonio, Pietro rimane basito, si sente abbandonato e decide di partire per Londra per una vacanza studio.

Quella decisione gli cambierà la vita: l’incontro con Giulia, anche lei bolognese, una frequentazione che diventa sempre più importante, sino al matrimonio riparatore.

Da qui si diramano, si intrecciano, si sviluppano quei tragitti che portano il nome di vita.

Si alternano momenti felici ed altri meno, piccole difficoltà, grandi dissapori, punti di vista differenti, periodi bui e ostacoli da superare assieme o da soli.

Rancori e tradimenti, ripicche, incomprensioni, cose taciute e altre ripetute troppe volte.

La quotidianità diventa un fardello sempre più pesante da sostenere, soprattutto perché ognuno si chiude nella sua solitudine, ciò che si pensa e ciò che si fa difficilmente sono la stessa cosa.

Non ci sono problemi economici, anzi Sara, Giulia, Andrea e Pietro appartengono alla Bologna bene, i loro figli frequentano le scuole migliori, i lavori sono appaganti e gratificanti.

E forse anche la troppa stabilità economica, il non dover lottare per vivere, avere tutto a disposizione, aumenta il distacco fra marito e moglie.

Inesorabilmente si cerca altrove quella serenità che in casa sembra essere smarrita per poi comprendere che, in fondo, famiglia non è poi così male, la quotidianità non è solo un peso, l’amore e la complicità non sono mai cessati.

Per affrontare le prove della vita a volte ci vuole coraggio, altre volte incoscienza, spesso bisogna lasciare perdere l’orgoglio: non c’è una ricetta e non c’è nemmeno un modo giusto ed uno sbagliato di fare le cose.

Importante è provarci sempre, mai arrendersi!





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