15 dicembre 2022

RECENSIONE: - "Segui le mosche" - di Barbara Parodi

 






Quando il dottor Pete Buckler si trova fra le mani la cartella di Sophy Ward è convinto si tratti di un caso semplice e di routine. Tuttavia, ben presto il colloquio con la giovane rivela una verità sconcertante e terribilmente inquietante. Pete Buckler aiutato dal detective Paul Stein e dal collega Friederich Mounchen cercherà di far luce su uno dei luoghi più sinistri del mondo: il St. George Institute.




Oggi vi parlo di un romanzo breve che mi ha tenuto incollata alle sue pagine. 
A volte crudo, reale, spietato, con scene non adatte ai deboli di cuore, ma che sono cibo per la mente per chi come me ama il genere horror.
Conosco la scrittura di Barbara con altri libri letti tempo fa per il blog, generi totalmente diversi, poi finalmente ho avuto modo di leggere questo horror e non ha deluso le mie aspettative.
 É riuscita a rapirmi con la sua scrittura fluente ed intrigante, con descrizioni dettagliatamente accurate sia dei personaggi e sia dei luoghi in cui le scene si susseguono e si rincorrono, specialmente nei corridoi del ST George Institute, quel manicomio abbandonato, dove ombre scure hanno il potere di inorridire qualsiasi malcapitato, non tutti escono vivi, ma qualcuno riuscirà a fuggire dalle grinfie delle forze soprannaturali per nulla benigne che operano nei sotterranei da decenni.
Sophie viene ritrovata dopo alcuni giorni dalla scomparsa, intontita insanguinata e vagante per la strada, subito portata in ospedale, verrà seguita dal dottor Buckler.
Il detective Stein è convinto della sua colpevolezza, dalle prime indagini e prove crede che abbia ucciso i suoi due amici, che con lei si sono avventurati nel vecchio manicomio abbandonato, non crede alla sua versione, troppo assurda per essere la verità eppure pian piano che passano i giorni e la ragazza esce dai suoi momenti di silenzio racconta dei flash allo psichiatra e alcuni avvenimenti del passato ritornano alla memoria. Colpevole o vittima? Una bella gatta da pelare per il detective che ancora non riesce a capire cosa è successo veramente in quel luogo che in molti credono infestato.
Troppe sparizioni, nessun corpo mai trovato, chi sparisce intorno e dentro all'ex manicomio non lascia tracce.
Un racconto di paura, scene surreali, porte spalancate direttamente con l'inferno.
Con un epilogo che non ci si aspetta sul filo della follia, son rimasta un po' a pensare alla fitta trama creata dall'autrice, che ha saputo incutermi paura e suspense.

Inutile dire che mi è piaciuto molto, amo queste letture e spero di leggere altri lavori di Barbara, specialmente di questo genere.










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