16 dicembre 2022

Recensione :- Helichrysum (Storie della Nuova Era) - di Norma Tarditi

 





 Titolo: Helichrysum

Autrice: Norma Tarditi

Autoconclusivo: Si - Serie: Si-  Storie della Nuova Era

Genere: fantasy romance

Editore: Self Publishing

Data di uscita: 16 dicembre 2022

Lunghezza: 301 pagine

Formato: Ebook € 2,99 

Nella Nuova Era tutto si scambia, tutto ha un prezzo. Anche l'amicizia.
E io l'ho imparato bene.
L’ho imparato così bene che quando, dopo sette anni, due mesi e ventuno giorni, riesco finalmente a scappare dal dannato Contenimento in cui mi hanno rinchiusa i mortali, non penso neanche per un momento di fidarmi dell'immortale evaso con me.
Ma devo tornare a casa, a Helichrysum, e se l'unico modo che ho per riuscirci è attraversare la Quarta Terra insieme a lui destreggiandomi tra insediamenti umani, mutati, streghe, tempeste di ghiaccio e cacciatori di taglie, lo farò.
Ma non mi fiderò di Nour, soprattutto perché potrebbe essere qualcosa di ben più pericoloso del semplice sacerdote oracolare che vuole sembrare…

"I mortali lo avevano sottovalutato. 

Io non avrei fatto lo stesso errore."





“Non smettere mai di Sognare”

Così citava il libro di Peter Pan… e non so davvero perché una volta chiuso il nuovo romanzo di Norma Tarditi mi sia venuta in mente questa Frase...forse perché leggendolo è stato inevitabile chiudere gli occhi e fantasticare, come facevo da bambina, su mondi lontani e avventure al limite del comprensibile.

O forse semplicemente perché l’autrice ha la capacità di trascinarti nelle sue storie tanto da ritrovarti al fianco dei suoi protagonisti . Helichrysum si discosta molto dallo scritto precedente dell’autrice, ma in ugual misura ha avuto la capacità di coinvolgermi in una storia che sugli ultimi capitoli mi ha lasciata spiazzata e commossa. Questa volta la Tarditi, ci porta in un futuro dove l’uomo ha distrutto tutto ciò che di bello conosciamo, lì in una natura che cambia continuatamente sfondo gli esseri che io considero “fatati“ son visti come oggetti di studio, si nascondo per sopravvivere o vengono catturati e utilizzati come cavie per assurdi esperimenti. In una delle celle di contenimento, Gale viene trattata alla stregua di un animale, ma lei resiste perché se c’è una cosa che mai le è mancato e il coraggio ed è strano come un immortale attiri la sua attenzione, l’unico come lei a mantenere un barlume di lucidità in una prigione dove la follia è l’unica compagnia. Una fuga, l’incontro con streghe , mutaforma e oscurità fanno da contorno a questa vicenda narrata come se Gale tenesse un diario , custode dei suoi segreti e di quei dubbi verso il bell’immortale Nour … Lui con il sorriso abbozzato, con gli occhi neri come la notte più scura , con quel mistero ad aleggiare intorno alla sua figura oscura come il potere che lo accompagna da secoli….E’ stato uno dei miglior fantasy letti, perché non è difficile con Norma superare quel velo, il confine fra il reale e il fantastico. Attenta ai dettagli, ai paesaggi , ai sentimenti che non mancano mai. Mi sono ritrovata a terminare il romanzo alle due di notte , sconvolta dall’epilogo dove tutto trova una risposta, affascinata da quei personaggi che si portano dietro quel magico che si rifà alle leggende perse nel tempo, con la voglia di ricercare più notizie su quel fiore: l’elicriso, definito immortale.

Niente altro da aggiungere su questo romanzo, solo la preghiera all’autrice di dare un seguito e perché no un prequel a un mondo dove due personaggi , nonostante le loro doti “magiche” che all’apparenza potrebbero renderli invincibili, vengono piegati dagli eventi e da quel fato che ama prendersi gioco di loro.

 Helichrysum è un altro libro non quantificabile, perché non si può dare un voto a ciò che ti resta nel cuore.

A presto



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