08 aprile 2024

RECENSIONE: - "Nightmare" - di Francesca Indie

 



«Sei l'unica melodia che non mi stancherei mai di suonare.»

William non avrebbe mai voluto incontrare Olivia, per nulla al mondo.

Avrebbe preferito continuare a vivere isolato dal mondo, in una vecchia casa sull’oceano, pronto trascorrere le notti tra le note del suo pianoforte. 

Ma quando lei, inconscia di tutto, si presenta alla sua porta, lui si ritrova a scontrarsi non solo con un passato in grado di trasformare ogni notte in angoscia, ma anche con una ragazza capace di mettere in dubbio ogni regola che si era imposto.

Anche se molto giovane, la storia che Olivia si porta alle spalle non è facile, ma per trovare le risposte che cerca da tempo, e fuggire da Washington, si ritrova a prendere un aereo diretto a Brookings e a incontrare William.

Ed è in quella piccola casa sull’oceano che le loro anime iniziano a sfiorarsi e i loro corpi a chiedere di più di un semplice sguardo proibito.

Ma… William non avrebbe mai voluto incontrare Olivia, per nulla al mondo.
Perché lui ha le risposte che lei cerca, ma anche un segreto che non le potrà mai svelare.

«Sono già all’inferno, ragazzina. Non torturarmi oltre.»

Il romanzo tratta argomenti delicati e contiene scene e linguaggio esplicito.
Si consiglia la lettura ad un pubblico consapevole.





Capita che un romanzo lasci senza parole.
Succede che un’autrice imprima un sentimento tale nel suo scritto che, chi lo legge, avverte ogni singola sfumatura di un dolore che attanaglia la gola. Fino a che le lacrime spingono per uscire.
È accaduto con Francesca Indie, un’emergente, che ha un dono.
La sua penna scivola sulla carta, raggiunge corde dell’anima, è simile a una melodia come quella che suona William, il protagonista.

William e il suo dolore, e quegli incubi che rendono il giorno e la notte un inferno.
Lo dice lo stesso titolo del romanzo: NIGHTMARE.
Incubi che si trasformano in orrore davanti a quel passato che si presenta sulla sua porta e che porta il nome di Olivia.
Una donna piccola, ma con una forza che fa tremare l’uomo che è incapace di parlare…

Un romanzo intimo, che tocca tematiche forti, dove senti il peso della guerra dei segni che lascia, ma è uno scritto che ha la capacità di far venire la pelle d’oca per quello che lascia.
Una nota di merito all’autrice perché ha avuto comunque la capacità di trattare con delicatezza una realtà che a volte ignoriamo.

L’intero romanzo è un PoV alternato di pensieri, sentimenti e di una sensualità in gesti e parole anche non dette che ti sembra di assistere a un film per quanto è bello.
Non posso dire altro perché lo spoiler sarebbe garantito, ma va letto, e apprezzato per ciò che l’autrice ha voluto regalare a noi lettrici.
Complimenti davvero e sono felice di aver letto – nuovamente- un emergente che nulla ha da invidiare all’autrici più conosciute.

A presto.

 

 


 

 


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