06 aprile 2024

RECENSIONE: - "Nel Mirino del Sole" - di Jennifer P.

 







Titolo: Nel Mirino del Sole
Autrice: Jennifer P
Data di uscita: 6 Aprile 2024
Casa Editrice: Self Publishing Amazon
Genere: Romance 
Categoria: Military
Elementi: Spy, Hate to Love, Opposites Attract, Souspance, Contemporary, Spicy.
POV: Alternato (In prima persona)
Autoconclusivo: sì
Numero pagine: 600 circa
Versione: Digitale e Cartacea
 In pre-order al prezzo speciale di 0,99€
⚠️TW: Attempted rape, Blood, Death, Prejudice, Physical abuse, Kidnapping, Violence and Sexually explicit scenes.


𝐈𝐨 𝐞 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚𝐦𝐨 𝐮𝐧 𝐩𝐚𝐭𝐭𝐨: 𝐮𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐮𝐞 𝐞‌ 𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥'𝐚𝐜𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨.

Cosa succede alla 𝗻𝗼𝘁𝘁𝗲 quando viene colpita dal 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼?

Lui, 𝓚𝓮𝓿𝓲𝓷 𝓛𝔂𝓷𝓷, è un agente segreto inglese di cui hanno svelato l’identità.

Lei, 𝓩𝓸𝓻𝔂𝓪𝓷𝓪 𝓑𝓸𝓻𝓲𝓼𝓸𝓿, è un’ucraina sfuggita alla guerra a cui hanno negato la possibilità di vivere un’esistenza felice nel suo Paese.

𝓚𝓮𝓿𝓲𝓷 protegge il suo buio.
𝓩𝓸𝓻𝔂𝓪𝓷𝓪 diffonde la sua luce.

Il destino li fa incrociare e costringe le loro diversità ad affrontarsi.

𝓚𝓮𝓿𝓲𝓷, con la sua aura di riservatezza e diffidenza, è l’incarnazione del gorilla solitario, mentre 𝓩𝓸𝓻𝔂𝓪𝓷𝓪, con la sua innocenza e fragilità, vive nella speranza e, come un girasole, si volta verso la luce.

𝐈𝐥 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐚𝐫𝐚‌ 𝐥’𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐚𝐥𝐛𝐚 𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐨𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐠𝐧𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐦𝐨𝐧𝐭𝐨?

Ho impiegato un po' di tempo a scrivere questa recensione, ed è strano perché con i romanzi di Jennifer viene naturale.

Eppure, questa volta le tematiche toccate dall’autrice mi hanno coinvolta così tanto da impiegare più del previsto nel buttare giù quello che "Nel Mirino del Sole" ha lasciato.

Siamo così legati a stereotipi e pregiudizi che raramente ci distacchiamo da questi.

È sempre facile puntare il dito, rifarsi alle parole di chi magari ha vissuto una situazione che è solo il frutto di un processo già avviato. Semplice dare colpe a chi non ne ha realmente.

Jennifer in questo romanzo ha messo tutto in discussione, i sui protagonisti sono la nemesi uno dell’altro.

Differenti in tutto per tutto, un gorilla e lo splendido girasole che viene da quelle terre piegate dalla guerra.

Le donne dell’est e tutte le nomee che girano loro attorno.

Ed è stato avvincente assistere alla crescita di Kevin chiuso nei suoi schemi mentali che, come molti altri, gli fanno porre quelle domande che hanno una semplice risposta per chi si sforza di conoscere l’altra… Zoryana lei e la guerra, la violenza vissuta sulla sua pelle e quella di chi ama.

Lei e la sua dolcezza, quell’innocenza che non è fasulla, ma solo frutto di una vita vissuta lontano dalle zozzerie che la società attuale ci presenta sempre. Lei come quel fiore che cerca i raggi del sole per crescere.

Lei e un uomo, il gorilla, che non si spiega il perché tutti la vedano come lui invece non fa…ma l’uomo, si sa, si ferma all’apparenza, quando poi scopre l’essenza delle cose tutto cambia e acquista un nuovo significato.

Ovvio che chi nasce rotondo non può morire quadrato ed è forse questo che caratterizza il personaggio di Jen, che cresce nel corso del romanzo, ma rimane comunque lui, nella sua rigidità mentale, imposta probabilmente dallo stile di vita che conduce.

Non manca, fra le righe del libro, l’ironia che caratterizza l’autrice, quel suo mettere il lato comico in ogni incontro che diventa uno scontro; l’amore che ferisce e guarisce, e quella famiglia che gira intorno ai due.

È presente una bella dose di Spy che, a mio dire, è il vestito adatto a Jennifer, perché lei crea la suspence, quelle situazioni che lasciano ansia fino a che non vedi la fine di una storia che rimane comunque incerta fino all’ultima pagina.

Fino a quando un uomo non piega la testa davanti a una donna la cui forza le scorre nelle vene, perché la guerra una cosa la insegna: imparare a sopravvivere, a dispetto di tutto, anche di quelle lingue biforcute che puntano il dito arrogandosi diritti e sputando giudizi su chi non si conosce.

E allora sapete cosa? Non esistono armi più potenti di un sorriso e di quella indifferenza davanti alla cattiveria della gente che prima o poi si stancherà di elargire sentenze non richieste.

Lascio questa recensione con le lacrime agli occhi, l’argomento pregiudizio mi è molto caro, perchè è sempre facile fermarsi a una maschera che si indossa e non scavare nel profondo dell’animo della gente.

Le cinque piume sono più che meritate per l’autrice che ha creato un romanzo diverso dalla solita storia d’amore.

Un libro sentito e te ne accorgi, per le ricerche che ci sono dietro, per i dialoghi e per un sentimento che non è improvviso, ma cresce con il tempo, per lo spettro di una guerra che non ha ne vincitori e ne vinti, ma solo l'orrore vissuto da quelle povere anime che si trovano in uno scontro di cui non sono colpevoli.

Termino con una delle citazioni che più mi è cara e rinnovo i complimenti a Jennifer P.  per la storia che è riuscita a costruire:

Cosa succede alla notte quando viene colpita dal giorno?

 





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