05 aprile 2024

RECENSIONE: - "All-in. Tutto quel che resta" - di Laura Seegard

 




Titolo: All-in. Tutto quel che resta
Autrice: Laura Seegard

Data di uscita: 5 marzo 2024

Casa Editrice: Royal Books Edizioni
Genere: contemporary romance - slow burn
Standalone




Giulia Ferretti ha passato la sua giovane vita preda dell’ansia da prestazione, ingabbiata in un perfezionismo esagerato per sentirsi degna della sua famiglia. Studentessa modello alla facoltà di Fisica, non le interessa altro che studiare e costruirsi un prestigioso futuro accademico.
A Dario Riva della Serra, invece, della perfezione non è mai importato nulla. Erede in una famiglia che gli ha sempre concesso ogni vizio, disinteressato a tutto a parte il poker, passa le giornate a scommettere sui tavoli da gioco e in programmi TV di dubbia qualità.
È l’emblema di tutto ciò che Giulia disprezza, quello che lei non vorrebbe mai diventare. Giulia e il suo atteggiamento, invece, sono per Dario un costante chiodo fisso a ricordargli il suo peggiore fallimento, l’unico rimpianto che fatica ad ammettere anche a sé stesso.
Complice un amico comune che avvicina i loro mondi, tra serate in discoteca, vacanze in yacht, la vita milanese tra aule universitarie e feste, Dario e Giulia finiscono trascinati in una spirale inesorabile di curiosità e disprezzo, messaggi pericolosi e gelosie.
Giulia è quella sbagliata per Dario, tanto quanto lui lo è per lei.
E allora perché stare lontani l’uno dall’altra è così doloroso?

 


All in nel poker significa puntare tutti i propri chip a disposizione, è la mossa più azzardata dove un giocatore mette tutto sul banco rischiando la posizione.

Ma la vita, l’amore non è forse cosi?

Rischiare…

All in è un romanzo che si sviluppa più su un piano psicologico, una serie di pensieri e sentimenti che si aggrovigliano nella testa dei due protagonisti, intenti più a studiarsi.

 Esattamente come due giocatori che si trovano allo stesso tavolo verde.

 E in quei pensieri trovi dubbi, sensi di colpa per quanto si poteva fare e non si è concluso, paure per un futuro che appare sempre incerto.

E poi quei battiti di cuore che non sono immediati, ma che accelerano a ogni incontro o scontro.

Un romanzo fatto di logica, come Giulia che studia fino allo sfinimento o come Dario che riesce a prevedere, da una singola espressione, cosa nasconde il giocatore che si trova di fronte a lui.

Non troverete spicy, ma qualcosa a mio dire di più forte, perché l’amore parte dal cuore, arriva alla testa - che come ragione lo rifiuta- e solo in ultimo si completa con l’unione di due corpi.

Mi è piaciuto?

Tanto, l’autrice ha una scrittura fluida che coinvolge non solo i protagonisti principali, ma anche i secondari che diventano spettatori di un nascondersi per poi venire alla luce di Giulia e Dario.

Avrei preferito qualcosa di più sul finale, un dopo, ma rispetto le decisioni dell’autrice che ha saputo fare un buon lavoro e, soprattutto, ha reso il personaggio maschile non il classico bello che leva il fiato, ma l’uomo affascinante che cattura per intelligenza più che per bellezza.

Complimenti, mi auguro di leggere ancora qualcosa della Seegard , un autrice che dimostra che un libro può benissimo andare avanti per la storia in sé non per forza per scene che, ormai, stanno creando anche monotonia negli scritti

A presto 








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