Quello di cui vi parlerò oggi è un paranormal romance, scritto da Giorgia Saolini.
Premetto che questo è uno dei miei generi preferiti, lo leggo sempre con molto interesse, a prescindere dai personaggi presentati. In questo caso, però, devo ammettere di aver un po’ faticato a portare avanti la lettura.
I protagonisti delle vicende narrate sono Clary – una ragazza ibrido, venuta al mondo grazie all’unione tra un angelo e un demone – e Lucifero, comunemente conosciuto come il diavolo.
Gli elementi per dar vita a una storia intrigante e coinvolgente, secondo me, c’erano tutti. Peccato che la trama non mi abbia appassionata come avrei voluto.
Credo fermamente che la lettura, in un modo o nell’altro, debba sfiorare la nostra anima e collegarci alla realtà in cui ci immergiamo. Deve essere come il calore di un tramonto estivo o il buio della tempesta che sovrasta una città. Deve dare emozioni forti, ma in questo caso non è stato così.
La storia d’amore tra Clary e Lucifero è fulminea: nel rigo precedente non si erano mai visti prima, in quello successivo lui comincia a usare nomignoli sdolcinati, a essere geloso e iper protettivo ai limiti del ridicolo.
Certamente c’è da tenere in considerazione che tra i due c’è questa sorta di Legame, grazie al quale lei è come se fosse già destinata a essere la sua compagna. Il problema, però, è che per quanto tutto ciò possa avere una logica, il lettore ha comunque bisogno di assaporare tutte le fasi della storia. Ha bisogno di vivere gradualmente gli sviluppi da quando il sentimento fiorisce fino ad arrivare all’epilogo.
Oltre a ciò, secondo la mia modesta opinione, anche gli stessi personaggi andavano caratterizzati un po’ meglio, a cominciare proprio da Lucifero. Così come anche i dialoghi.
La figura del diavolo, in questo romanzo, è alquanto inverosimile e a tratti risibile. Certo, nei Fantasy è possibile giocare con la fantasia e spaziare secondo le proprie idee, plasmando mondi e creature a proprio piacimento, ma ci sono personaggi che, sempre secondo il mio parere, devono comunque conservare una certa credibilità; ci sono caratteristiche che solo in parte possono essere modificate.
Per concludere, lo stile dell’autrice è scorrevole, semplice, ma la forma di alcune frasi andava un po’ rivista.
Ritengo che questo romanzo abbia del potenziale. L’idea di partenza era buona, valida, bisognava solo sfruttarla al meglio, lavorando su alcuni dettagli importanti.
Se mai l’autrice valuterà l’idea di potenziare e valorizzare il suo manoscritto, sono certa che ne verrà fuori un ottimo lavoro.
Consiglio questa lettura a tutti gli amanti del genere e a coloro che amano gli angeli, i demoni e i vampiri.
Alla prossima!
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