È lì che il destino fa incrociare la sua strada con quella di Olivia, che invece risponde al dolore cercando la vita: nel proprio futuro da interior designer, nella relazione stabile con Jordan e nella musica, come voce solista dei Paper Hearts.
In un gioco pericoloso fatto di attrazione e sofferenza, Noah e Olivia sono costretti a guardare in loro stessi, a specchiarsi l’uno nell’altra, per capire che cedere all’amore è forse la sola e unica strada verso la felicità.
Credo che per scrivere un romanzo a quattro mani ci
debba essere molta affinità fra due autrici.
È un fattore fondamentale per la corretta riuscita del
manoscritto, perché il lettore deve essere messo in condizioni di non percepire
stacchi o disomogeneità fra le due scrittrici.
In “Proteggimi da te”, non capisci dove inizia la Menin
e la D'Amico e su questo bisogna dar loro merito.
Il linguaggio è fluido corretto, e senza intoppi che
possano farti storcere il naso.
Tuttavia per quanto abbia amato gli altri libri della
Menin con questo non sono riuscita ad entrare in sintonia.
Noah e Olivia
sono due personaggi che nascondono il proprio dolore in relazioni fatte di
apparenza.
Non avevano
calcolato il loro incontro, il destino ha scelto per loro lo stesso che li
porta ad allontanarsi e avvicinarsi di continuo.
Fuoco e paglia
che generano un incendio le cui conseguenze prima o poi si pagano.
Un modo strano di affrontare il dolore, rifugiarsi fra
le braccia di chi non si prova nulla e morire dentro per quello che il cuore te
lo fa battere, e sarà stato proprio questo a non convincermi.
Una relazione a
quattro o forse cinque, amare uno e poi tornare da quello che è solo un
fidanzato di presenza.
La mia è un’opinione
personale, perché le letture si sa sono soggettive, ma la sensazione che mi ha
lasciato addosso è stata di insoddisfazione.
Forse perché ho i miei schemi mentali e questi contemplano
sempre la lotta per ciò che si chiama amore, non scappare o far finta di nulla.
Forse perché tendo a impersonarmi troppo in un romanzo, e non sarei in grado di avere un comportamento ne come quello di Noah ne come quello di Olivia, che a tratti ho considerato immaturo.
Lascio questa recensione scusandomi anticipatamente
con le autrici, a cui non si può negare comunque il talento nella scrittura.
A presto
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