26 aprile 2024

RECENSIONE : - "Zendar – Principe Guerriero" - di Laura Fiamenghi



TITOLO: Zendar – Principe Guerriero


AUTORE: Laura Fiamenghi


SERIE: Stars and Sand (1 di 3)


GENERE: Romance Fantasy / Distopico / Post- Apocalittico / Spicy Romance.


DATA USCITA: 8 MARZO


Pagine: 244 




Dicono che prima della Caduta uomini e donne nascessero più o meno con la stessa probabilità, ma le radiazioni hanno fatto qualcosa ai nostri geni e ora il rapporto tre femmine su dodici sembra un vero colpo di fortuna.

La razza umana sopravvive in poche città isolate da chilometri e chilometri di deserto cocente, abitato solo dai mutanti, gli Zendar.

 

Ashka è un’Ancella dell’Imperatrice e non ha mai potuto essere se stessa sotto il velo che indossa.

 

Zarek è un guerriero, il principe degli Zendar, servo di un tiranno spietato.

 

Due anime affini che si incontrano quando non dovrebbero.

Due individui legati da una passione dirompente che faranno di tutto per combattere un destino insolito e crudele.

 

Riuscirà il loro amore a fiorire in un mondo arido governato da leggi spietate?


Quando leggo un romanzo fantasy, che sia un paranormal, un distopico o un urban, è sempre come tornare a casa.Se poi l'autrice è Fiamenghi il ritorno è sempre piacevole.

 Questa volta si propone in chiave distopica e ciò che ne è venuto fuori, è un film a cui mi è piaciuto assistere.
Laura, questa volta, mi ha accompagnato in una terra fatta di un mare di sabbia.

L'uomo ha sfidato la natura e ciò che me rimane è una società dove vigono regole legate al ceto sociale, classi dove la fortuna la trova chi nasce in una famiglia che può permettersi di sopravvivere, di avere l'acqua, un bene primario...

Lì troviamo la nostra protagonista femminile: un’ancella dell'imperatrice che comanda su un popolo con arroganza e ignorando le grida dei più deboli.

Una città circondata dal deserto, in cui sopravvivono solo quelle razze che la mutazione ha reso più forti: gli Zendar.

In mezzo a tutti lui: Zerek, il principe di un popolo reso forti da quelle radiazioni che si sono abbattute sul nostro pianeta. Ma non è una mutazione di quelle che fanno paure...

Lui incanta con i suoi occhi di luna, con quei capelli che sembra abbiano rubato al satellite parte della sua luce...

Ashka e Zerek e un bacio per dare inizio e ciò che proibito, che non si può avere.

Umana e mutante coinvolti in una storia che senti addosso.

Ero lì fra le dune di un deserto illuminato da un tappeto di stelle.

In un’oasi che appare un miraggio, come quella piccola donna per il principe degli Zendar.

Laura non sbaglia mai nella descrizione, nei dialoghi, in quei personaggi così lontani, ma con ideale comune: la libertà.

 Quella che nega un fratello despota, un’imperatrice che si arroga il diritto di decidere per i suoi sudditi.

Libertà, come quella che assaporano i due in un viaggio che ha uno scopo preciso.

Le anime si individuano con uno sguardo, quello è l’input che le porta a riconoscersi in un mare di folla.

Uno sguardo e il battito del cuore che accelera, le mani che si protendono, a toccarsi a cercarsi anche se non è a loro concesso.

Un’avventura che vivi ad occhi aperti quella di Laura, un botta e risposta di PoV in cui i sentimenti dei protagonisti vengono messi a nudo, come due corpi che intrecciano fra le sabbie del deserto, unico custode del loro segreto.

Ogni volta è così leggendo la Fiamenghi, vieni catapultata là dove lei decide di dare inizio a una storia che ti prende dalla prima parola.

Ho amato la figura di Zerek, lui disposto a subire la follia di un fratello per amore di quel popolo che suo padre gli ha affidato.

Lui e quel romanticismo, quelle parole sussurrate, quella gelosia che non conosce, che non dovrebbe provare davanti a una donna che ricorda la fata di qualche favola.

Meravigliosa Laura nel far trasparire un amore che inizia come attrazione, che si ciba di pensieri e sensazioni che puoi avvertire sulla pelle.

L’ultimo capitolo apre le porte al secondo volume della serie, che non vedo l’ora di leggere, di vivere, perché i romanzi dell’autrice li vivi con gli occhi, con il cuore, con le emozioni che passano attraverso uno sguardo.

Bello e dir poco e le cinque piume sono solo un’etichetta da attribuire a un romanzo che ne vale molte, molte di più.




Nessun commento:

Posta un commento