Riuscirà a rimettersi in piedi anche senza il mio aiuto.
È questo che si ripete John. Lui che dovrà affrontare una missione alto rischio, infiltrato in uno dei clan più pericolosi di New York.
Nessuno ti insegna come rialzarti, ma la ferita più grande che Alisha dovrà curare è quella inferta al cuore. Come puoi gestire il senso di abbandono dall'uomo di cui si è innamorati, proprio quando sei più fragile e avresti bisogno di lui? Quello è uno squarcio che non si può rimarginare, è una ferita che puoi rattoppare ma sanguinerà sempre.
E se il destino si divertisse a farli rincontrare e a godersi delle rispettive reazioni?
Sfidare la sorte e seguire il cuore o dar retta alla ragione?
Secondo e ultimo volume della dilogia “Love, sex & bullets”.
* Si consiglia la lettura a un pubblico adulto *
Secondo volume della Love Sex & Bullets,
il romanzo che trova tutte quelle risposte alle domande che ha lasciato in
sospeso Cristina nel primo libro.
Dove eravamo rimasti...
A un addio silenzioso, a un uomo che è
stato costretto a fare delle scelte per qualcosa, per un sentimento che ancora
non sa definire.
E se il primo volume mi è piaciuto questo
l'ho adorato.
È stato più completo, ricco di quel romance
che in più di un’occasione mi ha fatta emozionare.
Un
ritmo incalzante di vicende, che vede i due protagonisti lontano e vicini
contemporaneamente.
Perché ci può essere la distanza fisica, ma
le anime rimangono legate lì dove hanno lasciato il loro cuore.
E mi sono commossa leggendo quelle lettere,
pezzi di carta che accolgono lo sfogo di una donna distrutta.
Lei ferita nel corpo, lei che riveste le
cicatrici con tatuaggi che sono un simbolo di forza.
Di
resilienza.
Lei che si rimette in gioco, nonostante gli
incubi, nonostante il senso di abbandono e poi John che ha annullato se stesso,
che si è avvolto dall'oscurità e dal marciume di una società che punta tutto
sui soldi.
Ma Alisha rappresenta quel raggio di sole
che annulla le tenebre.
Un pov non sempre alternato che se da un
lato ti lascia addosso la sofferenza, dall'altro ti regala adrenalina,
aspettativa per quello che può succedere.
Confermo quanto detto nella precedente
recensione: credo che per ogni autrice ci sia un abito - rappresentato dal
genere - che più le si addice.
E
Cristina ha dimostrato ancora una volta che il suspense, lo Spy, sono l'abito
che più le sta comodo.
È
stata bravissima dell'accuratezza dei particolari, di quelle prove da
raccogliere nelle indagini che portano alla suspense, unite alla parte romance
che genera sentimenti contrastanti.
È riuscita a fare passare i sentimenti dei
due, e questo succede quando una storia la senti tua al 100%.
Gli ultimi capitoli sono stati incredibili, a dimostrazione che l'amore può
lenire anche le ferite più profonde e dare rinascita a chi è sul punto di
mollare tutto.
Non ho un personaggio preferito; John e
Ally mi hanno regalato le stesse emozioni, anche se in modo diverso hanno donato
sensazioni che tu senti davvero, come quella lacrima che scivola silenziosa a
macchiare una lettere che diventerà fonte di coraggio per chi si sente perso.
Faccio davvero i complimenti all'autrice incitandola a scrivere ancora di
queste storie, che regalano non solo amore ma anche quella suspence che ti fa divorare
il romanzo, ma soprattutto la ringrazio per il modo in cui ha descritto la
figura femminile.
Perché noi donne siamo anche questo, guerriere
che possono solo barcollare, ma mai mollare.
A presto
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