22 aprile 2024

RECENSIONE: - "Mi telefoni o no?" - di Chiara Rolandelli






TITOLO: Mi telefoni o no?
Autrice: Chiara Rolandelli
Uscita 7 marzo 2024
Pagine 295
Genere  Romance


Matilde è una trentacinquenne con il conto sempre in rosso e il sogno di rifarsi il naso. Lavora come traduttrice e interprete in una nota agenzia della città. Dopo la fine della sua storia con Claudio, ora è single e sogna il suo “Mr. Right”.

Innamorarsi non è facile quando il tuo modello di uomo ideale ha le sembianze di Mr. Darcy, dentro e fuori. Ma esiste chi lo incarna alla perfezione: Nicolas, medico chirurgo affascinante e misterioso, che non ha tempo per una relazione seria. Matilde sente di provare qualcosa per lui ma teme che il suo naso potrebbe esserle d’intralcio.
E Nicolas, è innamorato di lei? Difficile a dirsi, visto che, dopo la prima notte passata insieme, è sparito senza nemmeno telefonare…


La protagonista, Matilde Carli, sogna di trovare il suo principe azzurro e quando crede di averlo trovato in Nicolas, rimane delusa dal suo defilarsi. Colpa del suo naso non proprio francese? Forse. O forse no.

La protagonista è una pasticciona e confusionaria molto simpatica: il personaggio è perfetto con le sue mille paranoie, le sue frenesie e i suoi pensieri comicamente isterici e con il suo… difetto fisico: un naso “importante” sul quale lei stessa spesso fa battute poco simpatiche, ma che mette in risalto il suo cruccio per cui prova vergogna e dal quale spera prima o poi di liberarsi…

L’incipit attrae subito l’attenzione con la sua causticità che mette senza indugio in piazza i tre principali problemi della protagonista: “un naso troppo presente, (…) un uomo troppo assente (…) un conto corrente che invoca pietà”.

I personaggi sono tutti funzionali alla trama ed è interessante il personaggio di Aaron che dà un tocco di realtà attuale al libro.

Il romanzo ci offre una lettura leggera, spensierata e molto ironica. Il pov è dei due protagonisti, Matilde (in modo predominante) e Nicolas; una cosa che non mi ha agevolato in una lettura scorrevole è stata, però, purtroppo, il tempo storico della narrazione di Nicolas rispetto alla contemporaneità della narrazione di Matilde: tempi narrativi, secondo me, troppo contrastanti.







Nessun commento:

Posta un commento