TU SEI UNA JANARA
Autore: Marco Ghergo
Collana: Ursula Kemp
Genere: Dark Fantasy
Cartaceo: 18,00€
Ebook: 3,99€
Editore: Dark Abyss Edizioni
Un paese di campagna che pare fuori dal tempo, dove le janare
praticavano i loro riti: è lì che inquietanti visioni spingono Elena. D'altronde, la
sua vita è un tale incubo: ragazza madre, è stata abbandonata da un uomo
ambiguo mentre familiari rapaci e vessanti la circondano. Come potrebbe temere
il mistero di antichi culti? Il male può avere una sua energia creatrice e, quando
di fronte alla ferocia del mondo una donna tace, divampa in risposta il grido
eterno di una strega.
Amici lettori, quella di cui vi parlerò oggi è una storia incentrata su una figura leggendaria, che ha origini nelle meravigliose terre del sud Italia: la Janara.
Si tratta di un essere affascinante e misterioso, in grado di turbare le menti più salde. La Janara è una strega; simbolo di grazia e potenza che, stando ad alcune credenze popolari, si nutrirebbe delle paure e delle debolezze umane.
In quest’opera, scritta da Marco Ghergo, ci viene presentata Elena: una giovane donna che, nella prima parte del romanzo, è vittima di terribili incubi a cui non sa dare un’interpretazione. Lei è anche una ragazza madre, il che rende la sua vita ancora più difficile da gestire.
Le cose, però, cominciano a cambiare quando Elena e la sua bambina si trasferiscono in una casa fatiscente, ricevuta in eredità da una misteriosa zia deceduta.
I temi affrontati dall’autore sono inquietanti e, a mio avviso, coinvolgenti ed estremamente affascinanti: ho sentito i brividi percorrermi la pelle, più e più volte. Il desiderio di conoscere alcuni avvenimenti misteriosi, riportati nella prima parte, accresceva in me la voglia di portare avanti le pagine.
Ciò che, però, non mi ha convinto (ahimè) è lo stile dell’autore: l’ho trovato un po’ lento e a tratti ridondante.
La storia è molto carina, la tematica affrontata ha un fascino oscuro che suscita curiosità, ma ho faticato a portare avanti la lettura, non l’ho trovata scorrevole come avrei voluto.
Ho amato il personaggio di Uccia sin dalla prima volta in cui è apparso. Ho amato anche la capacità dell’autore di tenere celata la figura mostruosa che popolava gli incubi della protagonista, riportando solo alla fine la sua vera identità con un colpo di scena.
È un libro, secondo me, con un enorme potenziale, soprattutto perché prende in oggetto una figura mai trattata in precedenza (almeno, stando alle mie ridotte conoscenze nell’ambito del fantasy).
Da lettrice, avrei preferito che fosse stata curata un pochino di più la forma, così da rendere la lettura più fluida e piacevole.
In ogni caso, suggerisco questo romanzo a tutti gli amanti del fantasy e anche a coloro che desiderano immergersi in una storia che tratta una figura straordinaria, amata da molti e temuta dai più. A prescindere da tutto, vi piacerà di sicuro.
Alla prossima!
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