Titolo: Tutto calcolato, tranne l’amore
Autore: Clarissa Autumn
Genere:
YA Romance
Tipologia:
autoconclusivo
Data di
uscita: 14 febbraio 2024
Pagine: 190 circa
Come si supera una delusione d’amore?
Alice ha diciott’anni e vuole riprendere in
mano la sua vita dopo una relazione tossica. Ha deciso di agire in modo
drastico: basta amore e basta relazioni. I sentimenti sono difficili da gestire
e lei non vuole più sentirsi sopraffatta né manipolata, da niente e da nessuno.
In questo importante periodo della sua vita,
Alice si impone di recuperare tutto il tempo perso, insieme alle sue amiche. Ed
è proprio in una di queste occasioni che incontra Elia. Conosce solo il suo
nome e il sapore delle sue labbra, ma il loro incontro la mette profondamente
in crisi.
Potrà l’amore sorprenderla dopo averla ferita
tanto?
Tutto calcolato, tranne l’amore è
uno young adult ambientato in Italia, i cui protagonisti frequentano uno l’università
e l'altra al liceo.
La storia, di per sé, se avesse
seguito una linea matura e logica, sarebbe comunque risultata carina...ma
partendo dal primo capitolo, fino ad arrivare all'ultimo ho trovato, fra le
pagine di questo romanzo, molta immaturità che si riflette in primis sulla
figura femminile: Alice.
I tempi sono comunque cambiati,
non lo metto in dubbio, ma a diciotto anni credo che sia comunque ben chiaro l'orientamento
sessuale che uno intende intraprendere.
Si parte da un Alice innamorata
di una donna, una storia - a quanto si intuisce- distruttiva, ma non abbastanza
approfondita da farti capire cosa ha spinto una ragazza a soffrire così.
Si passa al bacio con uno
sconosciuto - in discoteca- sconosciuto che poi la protagonista rincontra e da
quel momento si vive in uno stato di incertezza.
Prendere e mollare, indecisioni,
continui dubbi che non hanno un reale fondamento, non almeno per come si
comporta il povero Elia, che perde la testa per Alice solo dopo un bacio.
Non so quanto siano cambiati i
tempi, rispetto ai miei, ma ho trovato estremamente immaturo l'intero contesto
del romanzo (per non parlare di quando sono state nominate le Winx, lì mi sono
chiesta cosa stessi leggendo), oltre che alcune situazioni (che spero vivamente
non siano reali, perché vorrei capire come sia possibile rimanere illesi dopo
che un’auto ti viene addosso o almeno così sembra, perché non si capisce se
investe o meno la protagonista).
La ripetitività di alcuni
concetti hanno reso la lettura abbastanza noiosa, così come il carattere
estremamente instabile di Alice che sembra crogiolarsi nella certezza che quel
povero ragazzo rimarrà, sempre e comunque, lì ad aspettarla.
La scrittura è fluida, ma
appesantita da discorsi che alle volte ho trovato senza senso e mi dispiace,
perché mi ritengo una blogger che incita le emergenti, ma bisogna partire da
quella famosa base e dare senso a una storia che strutturata diversamente, con
molta probabilità, avrebbe reso di più.
A presto
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