04 aprile 2024

RECENSIONE: - "Amarti è inevitabile" - di Mimi Costalunga

 


Titolo: Amarti è inevitabile

Serie: Never Enough volume 2 – Può essere letto come autoconclusivo.

Autrice: Mimi Costalunga

Genere: Contemporary romance

Sottogenere e trope: Music romance, reverse age gap, single parent

Editore: Self published

Versioni: ebook 2,99 €, cartaceo 13,99 € e gratis su Kindle Unlimited su Amazon

Pagine versione cartacea: 293

Data di uscita: 15 marzo 2024


Lui è il chitarrista dei Never Enough. Lei è la madre del batterista. Lui ha venticinque anni, lei trentasei. Lui non vuole crescere, lei cerca stabilità. Potrà mai funzionare?

LUCA

Sì lo so, sono un fanfarone. Studente fuori corso, musicista fallito e senza un soldo. Prendo la vita con leggerezza, che male c’è? Mi permette di non rimuginare sui miei sogni infranti.

Finché non ho incontrato Adriana. Non avrei mai creduto di provare attrazione per una donna intensa e complessa come lei e invece eccomi qui, cotto a puntino.

La chimica tra noi è al massimo, ma Adriana è convinta che io sia un ragazzino irresponsabile e viziato.

Voglio dimostrarle che può fidarsi di me, che posso essere l’uomo che cerca. Anche se sono amico di suo figlio e ho undici anni meno di lei.

Riuscirò a vincere i suoi dubbi?

ADRIANA

Allevare da sola un bambino avuto quando ero adolescente non è stato facile. Solitudine e tristezza sono state le mie compagne di vita e, per il bene di mio figlio, ho fatto dolorose rinunce.

Ora che Alessio è cresciuto, mi sento pronta a rimettermi in gioco. Voglio cercare un compagno affidabile, responsabile, solido. Magari un po’ noioso, ma che mi garantisca la sicurezza che cerco in una relazione.

Tutti buoni propositi. Fino a quando non è spuntato quel biondino. Luca è bello, divertente, spensierato. E ce la mette tutta per convincermi che tra di noi possa funzionare.

Peccato che sia amico di mio figlio e abbia undici anni meno di me. Non può certo essere lui l’uomo che cerco.

O forse sì?

Amarti è inevitabile è uno spin off della serie Never Enough dell’autrice Mimì Costalunga.

I capitoli di questo nuovo lavoro, scanditi nei titoli dalle parole delle canzoni di Ligabue, ci presentano i due protagonisti, il venticinquenne Luca e la trentaseienne Adriana, sullo sfondo della città di Trieste.

Adriana, madre a diciassette anni, è dovuta diventare adulta da adolescente e adesso che suo figlio Alessio ha diciannove anni, desidera dedicarsi a se stessa, magari iscrivendosi all’università, e trovare un compagno di vita che la possa aiutare a raggiungere la stabilità che cerca. Di relazioni ne ha avute in passato, ma sono state tutte troncate da lei a causa delle crisi di gelosia del figlio ancora piccolo; ma Adriana, a distanza di anni, sembra ancora subire nel ricordo gli isterismi gelosi di Alessio che è rimasto, comunque, molto protettivo nei suoi confronti: è così che le sue, restano tutte delle conoscenze che non sfociano in una relazione poiché lei è come terrorizzata dalla possibile reazione di Alessio.

Luca, ormai fuori corso all’università, è il chitarrista della band di Alessio, non lavora e si fa mantenere a Trieste dal padre in tutto e per tutto. Luca non sa ancora cosa farà da grande anche se si rende conto che non può “fare in cazzone tutta la vita”. Il suo atteggiamento è indolente e, pur facendo del male a se stesso, ciò sembra essere una ripicca verso il padre che gli ha sabotato l’unica opportunità da musicista, quella che lo aveva reso felice, ma è un’indolenza che porta il nome di insoddisfazione e delusione nascoste dietro la sua maschera di faccia da schiaffi: “continuo a pensare all’opportunità che ho perso e a come la mia vita, da allora, mi sembri senza uno scopo preciso. Venire a Trieste mi ha aiutato a ingoiare la delusione (…). Certo sono Luca il cazzone, quello che si diverte, che ha un sacco di ragazze, che riesce sempre a trovare il modo di suonare in giro. Ma la felicità che mi era scoppiata in petto quando mi è arrivata quella e-mail non l’ho più provata in vita mia”.

Luca e Adriana sono lontani fra loro anni luce e, fra l’altro, nel loro primo incontro, si scontrano in un modo che potrebbe chiudere definitivamente l’aver a che fare l’uno con l’altra: lui le schiaffa in faccia la sua maturità e lei lo cataloga “imbecille con la chitarra”, eppure lui ne è intrigato e lei non resta indifferente… scattano i giochi di sguardi: intrusivi e impertinenti quelli di Luca, lusingati e a volte sfuggenti quelli di Adriana. La chimica c’è da subito e scoppia la passione: Adriana con Luca si sente giovane ed entusiasta, si riscopre adolescente quando, col batticuore, non vede l’ora di rivederlo, per lei Luca è “come una boccata d’aria pura”. Per Luca è diverso: lui s’innamora seriamente per la prima volta e, proprio lui che non ha mai avuto problemi con le ragazze, ora si pone mille interrogativi. È tempo di crescere per Luca e dimostrare a un’Adriana che sembra ripensarci di essere maturo nonostante sia più giovane di lei.

I temi trattati nel romanzo sono diversi e tutti attuali: a parte l’ age gap, c’è quello della gelosia protettiva di un figlio verso il compagno della madre che ci propone la “crescita di Adriana” da un atteggiamento di sottomesso terrore alla consapevolezza di donna matura che sa fare le sue scelte di vita a prescindere dagli altri; altro tema importantissimo è quello della violenza sulle donne trattato dall’autrice con ambigua sinuosità e, per questo, apprezzabilissimo alla fine del libro con il suo colpo di scena.

Mi soffermo inoltre sui dialoghi che mi hanno piacevolmente colpita: pertinenti e adatti ognuno al proprio personaggio, si riesce perfettamente a capire chi parla poiché ogni personaggio ha un suo modo di parlare, una sua caratteristica, una sua modulazione.










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