12 aprile 2024

RECENSIONE: - "Sei Musica tra le mie mani" - di Alessandra Toti

 



Titolo: Sei musica tra le mie mani
Autore: Alessandra Toti
Genere: Music Romance – Contemporary Romance - Uptown Girl/Downtown Guy – Opposites
Attract - Break His Heart to Save Him
Personal Growth and Transformation:
Pagine:  154
Volume: Autoconclusivo
Uscita prevista: 22 Marzo 2024
Disponibile: Formato E-book su Amazon e Kindle Unlimited e Formato Cartaceo
Pubblicato da: MoonStar Edizioni
Collana: Antares



In un incantevole angolo di Oslo, dove la passione per l'arte si fonde con le strade vivaci della città, il destino intreccia le vite di Roar, un artista di strada dal cuore pieno di musica e Line, proprietaria di una bottega di resine e cere, la cui creatività non conosce limiti.
Attraverso le strade della città, tra i colori delle sue piazze e i suoni del quotidiano, Roar lotta con le sue insicurezze e il desiderio di farsi strada nel mondo della musica, mentre Line, con la sua passione e il suo sostegno incondizionato, dopo il loro incontro fortuito diventa la musa che lo guida verso la realizzazione dei suoi sogni.
Tra le note di una canzone ancora da scrivere e la bellezza delle opere create da Line, la loro storia si sviluppa in una danza delicata di emozioni e scoperte.
L'amore che nasce tra loro è una melodia che suona come una promessa, ma Line e Roar saranno pronti a fronteggiare le sfide che il destino ha in serbo per loro?



Comincio questa recensione con un pizzico di tristezza nel cuore. Perché sì, a ogni recensione vorrei dire tante cose positive, rimarcare perlopiù i punti di forza, non mi piace dovermi soffermare su ciò che non va, penalizzando in qualche modo il lavoro altrui.
In questo caso, però, costretta dal mio senso di onestà nei confronti dei lettori, devo per forza dire che le 4 stelle sono solo di incoraggiamento.
Quello di cui vi parlerò oggi è un Music romance, scritto da Alessandra Toti: una storia d’amore che, a mio avviso, aveva un potenziale straordinario sfruttato poco e male.

I protagonisti delle vicende narrate sono Roar e Line, personaggi che avrei di sicuro imparato ad amare se caratterizzati di più e meglio.
La storia comincia con il trasferimento di Line in un’altra città, luogo in cui la giovane porta con sé la sua arte per farne una professione: lei, infatti, è un’artigiana, un talento innato che plasma la cera e la resina, dando vita a oggetti di rara bellezza.
Roar, invece, è in egual modo un artista, il tipico artista di strada: suona e canta divinamente e, nel farlo, si guadagna da vivere girando di piazza in piazza.

Questa è la prima nota positiva, una delle cose che più mi ha affascinata: due artisti, due mondi così simili ma così diversi tra loro. Due cuori che si fondono nella magia di uno sguardo fugace e che si incendiano senza volerlo.

Le basi c’erano tutte: dolcezza, tenerezza, originalità e la purezza di un amore autentico.

La penna dell’autrice, mentre descrive la delicatezza di questo sentimento sbocciato tra i colori e la musica, è semplice, scorrevole, essenziale. Mi sono piaciute l’innocenza e la spontaneità con le quali le emozioni prendono vita, peccato che gli eventi si susseguano a una velocità a dir poco impressionante. Non ti viene data la possibilità di legarti alla storia e ai personaggi.
Credo che i sentimenti abbiano bisogno di tempo per fiorire ed evolversi, e questo non solo nella vita reale, ma anche nei romanzi. E quando ciò non avviene, il lettore fa fatica a empatizzare con i protagonisti e con le vicende narrate.
Anzi, in molti casi neppure ci riesce.

Ciò che ci tengo a precisare è che la trama e i personaggi, se sviluppatati in maniera differente, avrebbero meritato tutte le stelle da me assegnate, e anche oltre probabilmente. Per questo ritengo sia un vero peccato.
In egual modo, anche l’ambientazione, già di per sé MERAVIGLIOSA, non è stata presentata nella giusta maniera.
Ovviamente, è solo una mia opinione. Parlo delle sensazioni che la lettura ha trasmesso a me, ogni lettore ha una propria sensibilità.

Il fatto è che parliamo del fascino di un paradiso lontano, che in molti ambiscono a visitare almeno una volta nella vita: la Norvegia. Una terra ricca di fiordi profondi, dove le montagne si ergono fiere e maestose verso il cielo. La natura qui regna potente, e la bellezza dei paesaggi si manifesta nel suo splendore selvaggio.
Bisognava portare alla luce la magnificenza di questi luoghi, la loro magia, ma così non è stato. Le descrizioni sono poco incisive, non ti coinvolgono abbastanza… eppure parliamo di una terra ricca di leggende, un tempo abitata da guerrieri norreni.

Non me ne voglia l’autrice, ma è tutto troppo veloce, fulmineo; non mi sono goduta la storia, non ho avuto il tempo di immedesimarmi come avrei voluto e sono arrivata alla fine con un senso di vuoto, che nemmeno sul finale sono riuscita a colmare.
Mi dispiace tanto, davvero.

Alla prossima!







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