Titolo:
Sleeping Beauty
Autore:
Alba Prattichizzo
Editore:
O.D.E. Edizioni
Genere: Contemporary, music romance
Trope:#music #contemporary #mistery #secondchance #Agegap
Pov:
3 persona focalizzata
Prezzo
ebook: € 2.99
Prezzo
cartaceo: da definire
Data
pubblicazione: 17 gennaio
Pagine:
250
Serie:
no
Autoconclusivo
Ethan
e Laura suonano la stessa canzone, con la stessa chitarra, sotto lo stesso
cielo. Si sono già incontrati tre anni prima in un ospedale, ma oggi non si
conoscono. E si cercano, nonostante tutto. Ethan Reed, musicista ed ex leader
dei Light Dam, scappa da una vita che lui stesso ha contribuito a distruggere
e, in esilio in Giappone, cerca di espiare colpe che lo stanno portando sempre più
a fondo.
Laura, cameriera part time a Tokyo, ha trascorso gli ultimi anni cercando la voce di chi l’ha riportata in vita dopo un incidente spaventoso in cui ha quasi perso la vita. Trascurando i propri sogni, si è annullata in una routine che non le appartiene, ma che spera la conduca all’uomo che sente di dover ringraziare.
E se
la musica potesse aiutare entrambi e unire ciò che forse non è mai stato
diviso? Come le principesse delle favole, anche Laura è caduta in un lungo
sonno. Il suo principe non l’ha svegliata con un bacio, ma con la propria voce.
Una canzone è tutto quello che lui le ha lasciato.
Una mia amica una volta mi disse che, un romanzo per
essere definito un music, deve avere la melodia fra le sue pagine.
Sono un po' restia quando si tratta di questi libri, perché
il più delle volte il termine music rimane solo una parola che si confonde fra
gli altri Trope.
Faccio una piccola premessa, non conoscevo questa
autrice, ed è strano come tante volte quello che ti regala un emergente non lo
trovi nelle big.
Sleeping Beauty tradotto significa bella addormentata.
Due parole che racchiudono il senso di un romanzo che,
come la musica che ne impregna le pagine, mi ha sfiorato l’anima.
Chi non conosce la leggenda del filo rosso del
destino?
Anime legate fin dalla nascita da quel filo che li tiene
unite, nonostante tutto, nonostante la distanza, il tempo, la differenza d’età.
Nonostante il sonno senza sonni di una fanciulla che
si è trovata al momento sbagliato nel posto sbagliato.
O forse no?
Forse era solo quel nastro che come un elastico li ha
avvicinati per poi allontanarli, di nuovo.
Ma ciò che è scritto in cielo ritorna sempre sulla
terra, e una chitarra acquistata in un negozio dell’usato, un incontro in pub,
la voce di uno che diventa di due, rientra tutto in quello strano gioco in cui
il destino fa da padrone.
Si può scappare, ma non per sempre.
Una favola quella raccontata dall’autrice, così piena
di sentimenti che tu sentivi sulla pelle, con quel PoV in terza persona
raccontato da chi ha vissuto la vita di Ethan e Laura
da vicino.
Brividi, questo ho sentito al termine di
una lettura che basa tutto sulle seconde possibilità: di amare, di ritrovarsi, di
ritornare a cantare, di intonare quella melodia che era confusa con il sogno.
Eccellete Alba Prattichizzo nella
descrizione di una cultura che io amo: quella giapponese.
Costumi, tradizioni, abitudini che si
fondono con la vita dei protagonisti.
Piccoli pezzi di un puzzle che si uniscono
dando come risultato finale, un romanzo che ha lasciato la commozione che si è
tradotta come un nodo alla gola.
Ancora adesso, mentre scrivo la
recensione, gli occhi si fanno lucidi.
Ripenso al tormento dei protagonisti, alla
melodia che si avvertiva in ogni singola parola di un testo che diventa una
dichiarazione d’amore, al momento della scoperta, a quel destino che pare
divertirsi a disseminare briciole di un amore che si cerca da tanto.
Bello, una scrittura affascinante,
completa, lineare, semplice e tu stai lì, a divorare le pagine, a pregare che
la memoria torni o forse no a Laura, a sperare che Ethan ritrovi sé stesso e
lei, di nuovo.
Era da tanto che non leggevo un music del
genere, e i complimenti vanni in primis all’autrice che ha saputo farmi sognare
e alla O.D.E. che sforna romanzi che hanno del magico.
A presto
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