15 gennaio 2024

RECENSIONE: - "DIRTY INNOCENCE" - di Laura Pellegrini




Titolo: DIRTY INNOCENCE

Autore: Laura Pellegrini 

Genere: Age Gap – Contemporary Romance

Trope: Soft Dark, Forced Proximity, Spicy Romance.

Romanzo autoconclusivo. 

Data di Pubblicazione: 12 gennaio 2024

Piattaforme: Amazon (Kindle Unlimited)



Alexander Henry McLean, Conte di Sutherland, è un potente e arrogante nobile. In lui non vi è traccia di romanticismo e nessuna inclinazione ai sentimentalismi. Ama se stesso al di sopra di ogni cosa al pari della dissolutezza. Tutti lo temono nella stessa misura in cui lo desiderano, ma nessuno conosce la verità che si cela al di sotto della sua fiera e struggente bellezza.

Katarina Kranjec, è solo una ragazzina quando per uno scherzo del destino arriva in Scozia dalla Slovenia. Non conosce il proprietario del maniero, come il suo futuro che, nelle sale disadorne di quella buia dimora, diventa sempre più oscuro.

Un quadro ritrae il lord che la ospita e nell’osservare i tratti del giovane e potente uomo, prova per la prima volta qualcosa che la scuote profondamente: un’attrazione cocente.

Lei è pura come un raggio di sole, lui è un dannato che ha venduto la sua anima al vizio. Fingere che lei non ci sia e ignorarla diventerà per Alexander l’unico modo per proteggerla da sé e per non trascinarla nel suo buio fatto di perversione. Peccato non aver fatto i conti con l’unica cosa che mai avrebbe immaginato: l’innocente sensualità della giovane.

Un castello disadorno, un piano malvagio tramato alle spalle di tutti, un desiderio impossibile persino da immaginare. La luce e il buio che si scontrano per creare qualcosa di sconosciuto.

Dirty Innocence, liberamente ispirato al romanzo Il ritratto di Dorian Gray.

“Una colomba alle porte degli inferi, questo era Katarina, e lui, per lei, non era altro che Ade in persona pronto a sbranarle il cuore.

Una bestia. Un demone. La sua dannazione.”



“Il vero mistero del mondo è ciò che si vede, non l'invisibile…”
Inizio così questa recensione, con una celebre citazione de “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde. Un romanzo del 1890 che tuttavia mantiene un messaggio sempre attuale...
Ci si sofferma sempre all'apparenza delle cose, al bello, al perfetto, non si scava nel fondo di un’anima che nasconde pene e dolore.

Non avevo mai letto questa autrice, pur sentendone parlare, e ne sono rimasta… incantata. Mi sono fermata un attimo prima di scrivere questa recensione, per capire cosa mi avesse lasciato addosso il suo romanzo.
Un libro ispirato al celebre scrittore Wilde; ispirato, attenzione, ma con elementi così vivi e reali che è sembrato di vedere un film mentre lo leggevo.
Mi sono appassionata alla storia di un uomo, Alexander, che vive di arroganza di quel senso di potere dovuto alla bellezza, alla ricchezza, ma tutto crolla davanti a lei... Katarina.

Luce e oscurità, una pronta ad inglobare l'altra. Le ombre si protendono a soffocare ciò che Katarina emana... Innocenza, pura, bella che acceca Alex abituato alla bruttura, al vuoto che lasciano quegli incontri che hanno fondamenta nella lussuria, lasciando il vuoto.

 La scrittura di Laura è delicata, decisa, scorrevole; è stato come assistere a un concerto, quello dove una donna tiene fra le sue mani uno strumento come il violoncello. Corde che vibrano sotto l'archetto che stride, graffia le corde che generano musica...poesia.
È una di quelle scrittrici che ti affascina, ti tiene incollata alle sue pagine, alla storia che ricalca in alcune parti quella di un altro autore, ai suoi personaggi che ami e odi, i loro tormenti che si traducono in ansia.

La grandezza di uno scrittore si misura non nel numero di copie vendute, ma in quello che lasciano i suoi scritti e Dirty Innocence è qualcosa che ti porti dietro anche quando chiudi il Kindle.
È perdizione e redenzione, amore e odio, luce e oscurità.
Un bene travestito da male e viceversa.
L'urlo rivolto al cielo a un Dio che sembra essersi dimenticato dei suoi figli.
In tutto c'è lui: Alexander e la maschera che indossa in quello spettacolo che è la sua vita fatto di apparenza, perché l'essenza la vede solo lei Katarina, la sua ingenuità, il pulito in mezzo al sudiciume...
che va oltre a ciò che viene mostrato, sfiora l'essenza di un cuore tormentato....Perché loro sono:" stelle binarie, stessa orbita, due luci diverse".

Ho avuto l'impressione di leggere l'autrice in quella protagonista fragile all'apparenza, perché può essere solo bella un’anima che scrive in questo modo.
A chiusura del romanzo ho solo pensato di recuperare la storia di quell'amico che ha conosciuto il vero Alexander: Hunter Lennox.
Ma vorrei sapere anche di più sulla vita di quell' angelo silenzioso che ha supportato Kat quando tutto crollava, quando l'unico modo di parlare erano le lacrime, quando la voce si perdeva in un singhiozzo: Matej.


Chiudo la recensione facendo i complimenti all'autrice e dicendole grazie per aver scritto una storia che rimane sulla pelle anche una volta chiusa.
Grazie per la scrittura che diventa poesia.
Grazie per aver creato due personaggi che si portano dietro uno dei tanti insegnanti della vita di cui bisogna far tesoro: guardare l'essenza delle cose, ciò che agli occhi alle volte risulta invisibile.

A presto









 

Nessun commento:

Posta un commento