Thriller - Horror
Brè edizioni
16 ottobre 2021
cartaceo, ebook
138
Ogni volta che leggo una raccolta di storie mi riprometto di recensire il lavoro nel suo complesso. Poi, puntualmente succede questo.
1. I personaggi di “La trappola della perla nera” hanno una visione limitata. Sono antipatici, politicamente scorretti. Dissacrano il significato di vocazione, giudicano quella di alcuni rispetto a quella di altri. Odiano l'arte moderna. Enunciano il fastidiosissimo elogio del passato. Sono così antipatici da sembrare che escano dalle righe. Insomma, una costruzione perfetta. Bene anche le descrizioni, sapientemente centellinate che l’autrice ripropone in tutta la raccolta. O amato l’azione fulminea, il terrore che ne genera uno più grande dalla purezza del sacrificio. In questo racconto il male raggiunge il suo obiettivo più ambito e l’autrice dimostra la sua capacità di esplorare le tenebre.
2. “Il ladro di sogni”: un racconto con un target preciso. Da buon giocatore quale sono non posso che comprendere il protagonista. La ricerca dell’intuizione perfetta è un tarlo reale che non di rado occupa i pensieri dei giocatori più incalliti. Apprezzo sempre gli omaggi a Edgar Allan Poe
3. Una sola frase per descrivere “La doppietta”: proiettile visionario.
4. “L’ombra oscura di Auschwitz” è un classico dell’horror raccontato magistralmente. La crudeltà e la dignità costrette a convivere per la sopravvivenza, per sorreggere un equilibrio impossibile.
5. “Profezie pericolose” Una bella indagine sull’ironia perversa del fato.
6. Quando leggo un fantasy ambientato in Italia come “La metamorfosi del basilico” spero sempre di conoscere divinità italiane, personaggi ex novo con uno spessore degno dei più blasonati angeli, demoni, divinità egizie, greche o romane. Ma ahimè, puntualmente vengo deluso. Credo che l'autrice sia più avvezza all'horror che al fantasy (pensiero personale). Nonostante ciò ho molto apprezzato alcuni personaggi e a riprova di quanto detto ho trovato ben riuscito il finale.
7. “The night of darkness”. Un pasto splatter da cenone di capodanno.
8. “La cattedrale di Tour San Daniel” Bellissimo! Ho letto una visione del pensiero universale dell’autore?
9. “ La dannazione delle dormienti”. Amo quando i miti della storia si intrecciano con le torbide visioni di una penna sanguinaria. È una delle scritture che preferisco.
10. “Il mistero della Salle Carré” Un furto un po’ troppo facile, ma va bene, il finale giustifica.
11. “La vera storia del golem di Praga”. Sarà per l’omaggio alla Shelley, della quale sono da sempre innamorato, ma ho l’impressione che da questo racconto emerga la profonda cultura dell'autrice. I miei complimenti.
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