Terzo volume della serie Winchester, il personaggio di
questo romanzo è Dane, figlio del secondo matrimonio di Cameron.
Lui vive nell'ombra di un genitore pressoché
inesistente.
Un genio negli studi e negli investimenti, ma con un
buco al centro del petto difficile da colmare per chi non ha mai conosciuto
l'amore genitoriale.
E poi c'è lei, la sconosciuta incontrata con la mente annebbiata, quella con occhi come la giada e i capelli che riportano i colori della fiamma, la stessa che brucia l'anima di Dane quando crede di averla persa.
È una serie di casualità, o forse solo il destino che
li rimette sulla stessa strada.
Strada fatta di decisioni e scelte, perché siamo noi
gli artefici di ciò che creiamo, anche sbagliando.
Il terzo fratello Winchester si porta dietro un
insegnamento, comune anche agli altri.
I soldi non fanno la felicita di un uomo, la rendono comoda, ma tante volte la solitudine che accompagna questi soggetti divine un tormento che sfocia in vizi che portano alla distruzione.
Dane è un uomo rotto Jodie ne ricostituisce i pezzi.
In un mondo che non le appartiene lei conquista il suo
cuore, vede oltre il ragazzo miliardario, quello che sfocia il rolex, ma il cui
tempo sembra immutabile fatto sempre degli stessi eventi.
Vede l’uomo, non quello che viaggia con l'auto super
lussuosa e che torna in un appartamento sì immenso, ma freddo perché privo del
calore che lei riesce a donargli.
Jodie scorge nei suoi occhi la solitudine e il vuoto, prima di qualsiasi altro, anche di quei fratelli sì presenti, ma esattamente come lui presi dai loro tormenti.
Il PoV ci racconta i punti di vista di entrambi in
quella ricerca che non è solo quella di un viso, ma anche di colei che lenisce
e cura ferite accumulate negli anni.
Perché è sempre così, due anime che si incontrano e si
riconoscono difficilmente riescono a dimenticarsi l'una dell'altro.
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