10 febbraio 2023

RECENSIONE: - "DAL FONDO DI UN’ACQUA SMARRITA" - di Marcello Furiani

 



Titolo: Dal fondo di un’acqua smarrita

Autore: Marcello Furiani

Editore: Brè Edizioni

Pagine: 145

In ebook solo su Amazon a 2,99€ anche in KU

In carta a 10€ nelle principali librerie online e fisiche

Genere: narrativa- alta scrittura!

In vendita dal 20 dicembre 2021


Guido, di professione editor, accetta l’incarico di trasformare in romanzo alcuni appunti scritti da Andrea, amico della giovinezza, morto da tempo. Dai fogli emerge una persona nuova, un giovane solo, inquieto, innamorato di una donna che viene paragonata a una dea, della quale però non si può svelare il vero nome. Chi è questa misteriosa ragazza soprannominata Irene? E come mai, se l’amore era così forte come si evince dagli scritti, l’uomo non ne ha mai fatto parola con nessuno? Si tratta di pura fantasia, di un vezzo artistico o davvero il compagno di giochi aveva dei segreti? Quasi senza accorgersene, Guido riesce a risolvere un mistero che lo coinvolge, ma non sempre le risposte sono quelle che ci aspettiamo. Non sempre le risoluzioni sono quelle che desideriamo. L’editor scopre una verità scomoda che, suo malgrado, deve accettare. Un romanzo di ricordi, di consapevolezze e di verità amare. Un flusso narrativo intimo e confidenziale per imparare ad accettare una realtà che non sempre incontra il nostro favore. Dopo Senza vero desiderio di andare, un’altra grande prova di alta letteratura, per lettori esigenti e preparati al meglio. Marcello Furiani è una garanzia!



Il libro prende le mosse dalla volontà del protagonista, Guido, collaboratore presso una casa editrice, di riordinare una serie di manoscritti di un amico, Andrea, suicidatosi venti anni prima. Si tratta di “decine e decine di quaderni e blocnotes a righe o a quadretti alcuni scritti fitti, altri appena iniziati e abbandonati dopo brevi righe o poche pagine”; sono poesie e memorie scritte in stampatello piccolissimo e la lettura è disagevole poiché le mani di Andrea tremano e imprimono sulla carta il suo strazio “per il corpo e per l’anima”. Guido cerca di districarsi fra la grande quantità di materiale nel tentativo di metterlo in ordine, cosa non facile perché manca un ordine cronologico, in vista di una possibile pubblicazione, per non far dimenticare l’amico: “è l’oblio la grande paura che tarma e sgomenta ogni vita, lo sconcerto che il passato sia destinato a poco a poco a ridursi, poi ad affievolirsi, quindi a svanire: un dissolversi che (…) è chirurgico e assoluto, perché cancella ogni evento recidendone la memoria”.

Guido è un solitario e resta tale anche dopo aver conosciuto l’eterea Arianna e la carnale Daria, mentre fra gli appunti di Andrea lo solletica la curiosità di scoprire chi sia una certa Irene, tanto importante per Andrea, ma non bastantemente per ancorarlo alla vita…

Nelle figure dei personaggi tutti, c’è un senso sconfortante di solitudine e un desiderio quasi doloroso di appartenere a qualcuno salvo, poi, ritirarsi in una forma di accidioso piacere della solitudine. Il senso del tempo inesorabile intride di sé oggetti, gesti, persone ed è tangibile nelle rimembranze malinconiche e nostalgiche che riesce a dipingere l’animo estremamente poetico dell’autore.

È indiscusso lo stile d’alto livello: descrizioni mai fini a se stesse, ma sempre coniugate all’espressione intimista dei propri sentimenti, frasi costruite quasi a voler far percepire il peso del dolore di un uomo, allungandosi e dilazionando, così, ogni cosa, anche il dolore, appunto.

È indubbia la ricercatezza linguistica nelle numerose similitudini, metafore, sinestesie e nello stesso consapevole utilizzo di un linguaggio costantemente forbito che indugia in atmosfere crepuscolari.

Lettura impegnativa.





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