“La bella Vasilisa, Baba Yaga e la bambola benedetta” di Antonella Vigliarolo
USCITA: 18 novembre 2021
E-BOOK: 2,99 €
CARTACEO: 12,35 €
PAGINE: 96
EDITORE: Dark Abyss Editore
GENERE: dark fantasy
Vasilisa abita in un piccolo paese contadino in Russia, insieme ai suoi genitori. Non sono benestanti e il padre è spesso in giro per lavoro per molto tempo, ma nonostante ciò la ragazzina è felice e non si tira mai indietro quando si tratta di aiutare sua mamma nelle faccende di casa.
Vasilisa e la mamma hanno un rapporto profondo e colmo d’amore, e quando la donna si ammala e muore, per Vasilisa è un dolore immenso. Ma sua mamma ha voluto farle un ultimo regalo prima di morire, un misterioso e potente cimelio di famiglia, una piccola bambola benedetta. La donna, sul letto di morte, fa promettere alla figlia di prendersi cura della bambolina e di non farne parola con nessuno; essa l’avrebbe aiutata nei momenti di difficoltà.
La storia di Vasilisa mi ha colpita positivamente fin da subito. La storia è scritta molto bene, l’autrice ha avuto la capacità di raccontare, in meno di cento pagine, una storia avvincente e decisamente dark, un genere che io apprezzo moltissimo.
I personaggi sono ben caratterizzati, le loro emozioni traspaiono bene tra le righe e sono riuscita a immedesimarmi in ognuno di loro; si riesce a percepire chiaramente ogni loro stato d’animo e questo è un aspetto fondamentale affinché un romanzo “arrivi” al lettore.
Andando avanti nella lettura, vediamo la giovane e bella Vasilisa alle prese con una matrigna e due sorellastre estremamente cattive nei suoi confronti, che la trattano come una sguattera e non perdono occasione di umiliarla, mentre il padre è lontano da casa per lavoro. Nonostante le molte diversità presenti, non ho potuto fare a meno di notare delle somiglianze con la favola di “Cenerentola”. Allo stesso modo, quando Vasilisa si reca dalla cattiva e potente strega Baba Yaga per chiederle un lume in prestito, alcune somiglianze con la favola “Hansel e Gretel” fanno capolino tra le righe, dal momento che Baba Yaga minaccia Vasilisa di mangiarsela a cena se la ragazzina non avesse svolto i compiti assegnatigli in maniera precisa e impeccabile.
Dall’inizio alla fine il ritmo è incalzante, la vicenda procede in maniera rapida, ma nonostante ciò l’autrice ha saputo raccontare la sua storia in maniera esaustiva e ordinata, cosa a mio avviso non facile quando si tratta di scrivere una novella .
Nonostante alcuni aspetti negativi che, a mio parere fanno perdere qualche punto al romanzo, nel complesso posso dire di aver letto una bella storia che vi consiglio di leggere, soprattutto se siete amanti del genere.
Aspetto, come sempre, di conoscere il vostro parere in merito. Ci vediamo alla prossima recensione!
Un abbraccio,
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